Ha preso il via oggi l’aumento di capitale da €1 miliardo di Veneto Banca. Atlante resta alla finestra mentre Mediobanca non sottoscriverà alcuna quota.
Nella giornata di oggi ha preso il via il tanto atteso aumento di capitale da €1 miliardo di Veneto Banca. La ricapitalizzazione sarà effettuata ad un prezzo compreso tra €0,1 e €0,5, range piuttosto basso e inferiore a quello offerto da Popolare di Vicenza in sede di aumento di capitale.
La Consob ha dato l’ok al prospetto di Ipo la quale, se tutto andrà per il verso giusto, dovrebbe avvenire entro fine mese. L’aumento di capitale è garantito da un consorzio di banche capitanato da banca Imi con sub-garante il fondo Atlante.
Quest’oggi ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni il direttore generale Cristiano Carrus che ha allontanato le ipotesi di sottoscrizione di Mediobanca e di aver avuto contatatti con il fondo Atlante.
Veneto Banca: al via aumento di capitale da €1 mld
Ha preso il via l’aumento di capitale da €1 miliardo di Veneto Banca. La ricapitalizzazione sarà seguita dall’IPO su Borsa Italiana nel caso in cui ci sia il flottante necessario.
Nei giorni scorsi sono trapelate indiscrezioni secondo cui i soci forti stiano cercando di organizzarsi per sottoscrivere una buona fetta di quota anche se non sarebbe sufficiente per permettere lo sbarco in Borsa.
Veneto Banca: Atlante la pista più percorribile, resta rischio bail-in
Il fondo Atlante resta la pista più percorribile in quanto la fase di pre-marketing ha fatto capire che non c’è particolare interesse da parte degli investitori istituzionali a sottoscrivere l’aumento di capitale. Tuttavia, Atlante si è impegnato a sottoscrivere l’aumento solo a determinate condizione e al venir meno di una di esse potrebbe non intervenire.
Il mancato intervento di Atlante determinerebbe la risoluzione della banca veneta anche se resta ipotesi poco concreta. Il fondo, in caso di intera sottoscrizione dell’aumento di Veneto Banca potrebbe accorpare quest’ultima con Popolare di Vicenza.
Veneto Banca, Carrus: Mediobanca non sottoscriverà adc
Oggi il direttore generale di Veneto Banca, Cristiano Carrus, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni. Per prima cosa, il manager ha reso noto di non aver avuto contatti con Atlante. I contatti con il veicolo gestito da Quaestio SGR sono stati avviati direttamente dal consorzio di garanzia guidato da banca Imi.
Carrus ha poi smentito le ipotesi di stampa che riguardavano Mediobanca. L’istituto di Nagel, secondo ipotesi, avrebbe potuto sottoscrivere il 5% dell’aumento cosa invece non confermata dal manager di Veneto Banca.
Infine, sulla fusione con Popolare di Vicenza, Carrus non ha nè escluso l’ipotesi nè smentito. Il dirigente ha semplicemente dichiarato che in caso si vedrà con Atlante.
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