Veneto Banca: fallisce l’aumento di capitale. Tutti i numeri di un flop annunciato

Antonio Atte

22/06/2016

Veneto Banca è ormai a un passo dal finire tra le braccia del Fondo Atlante. Oggi termina l’aumento di capitale e le adesioni sono ancora ferme all’1%.

Veneto Banca: fallisce l’aumento di capitale. Tutti i numeri di un flop annunciato

Veneto Banca è ormai a un passo dal finire tra le braccia del Fondo Atlante, la creatura messa in piedi da banche e governo per sostenere il sistema finanziario italiano e ridurre i crediti deteriorati in circolazione.

Oggi è infatti l’ultimo giorno per l’aumento di capitale da un miliardo di euro - mentre dopodomani, 24 giugno, si chiuderà l’offerta istituzionale: ma per ora non si è fatto vivo nessuno - e salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto, il tentativo avviato dai grandi soci per mantenere il cuore dell’istituto di credito ancorato al territorio e scongiurare l’arrivo del fondo salva-banche è destinato a fallire clamorosamente.

Veneto Banca: i numeri del flop

Ad oggi solo l’1% delle azioni risulta sottoscritto, per un valore di 10 milioni di euro su un miliardo complessivo.

Numeri lontani anni luce dalle cifre sbandierate da Bruno Zago, patron di ProGest e presidente dell’Associazione Per Veneto Banca, il quale aveva garantito che sarebbero stati raggiunti i 250 milioni necessari non solo per la quotazione in Borsa (il cosiddetto flottante) ma anche per il controllo dell’istituto.

Settimane fa si era addirittura parlato di ipotetici 600 milioni, i quali avrebbero messo in seria discussione l’ingresso del Fondo Atlante: una cifra esorbitante, giudicata fantasiosa dai più, tant’è che il Collegio dei revisori - dopo alcune esternazioni - aveva provveduto ad allertare gli ispettori della Consob, che si erano subito fiondati a Montebelluna per vigliare sulla correttezza dell’aumento di capitale.

Veneto Banca: la crisi di liquidità

A far raffreddare i soci ha certamente contribuito il supplemento al prospetto informativo di pochi giorni fa, che certifica la grave crisi di liquidità nella quale versa Veneto Banca.

Oltre ai significativi deflussi di liquidità registrati nell’ultimo periodo (circa -3 miliardi solo nel primo trimestre 2016 per quanto riguarda i deflussi di raccolta imputabili alla clientela) non bisogna dimenticare i 4,9 miliardi di crediti malati netti che giacciono nella pancia dell’istituto di Montebelluna.

Veneto Banca: stesso destino della Popolare di Vicenza

Le sorti di Veneto Banca sembrano dunque ricalcare per filo e per segno il destino toccato alla Popolare di Vicenza, ora controllata al 99,33% dal Fondo Atlante, il quale - una volta archiviata la pratica Montebelluna - diventerà ufficialmente il primo polo bancario del Veneto.

Anche in quel caso la quotazione in Borsa era fallita, visto che all’aumento di capitale avevano aderito solo 5mila vecchi azionisti su 120mila, ovvero il 7,66% del capitale sociale: molto meno della percentuale minima necessaria per l’approdo in Borsa, pari al 25%.

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