Verbali BCE: luci e ombre della ripresa nelle minute, i dettagli

Violetta Silvestri

9 Luglio 2021 - 15:45

I verbali BCE sull’incontro di giugno hanno confermato che la ripresa dell’Eurozona si è avviata, pur con ombre in agguato, come la diffusione delle varianti. Cosa hanno svelato le minute?

Verbali BCE: luci e ombre della ripresa nelle minute, i dettagli

Verbali BCE della riunione di giugno: cosa hanno rivelato sullo stato di salute dell’Eurozona?

I membri del board hanno sottolineato gli eventi passi in avanti verso la ripresa, confermando anche un rialzo inflazionistico temporaneo.

Per la seconda metà dell’anno si guarda al rilancio con un certo ottimismo, ma non mancano le incertezze: cosa hanno svelato i verbali BCE?

Verbali BCE: Eurozona in ripresa nella seconda metà 2021

Nelle minute dell’Eurotower si legge innanzitutto che i segnali della ripresa economica ci sono dopo la contrazione del primo trimestre del 2021.

Nello specifico, i dati rilevati hanno segnalato un rilancio dell’attività dei servizi e un continuo dinamismo della produzione manifatturiera.

Il comunicato BCE specifica che:

“L’attività economica dovrebbe accelerare nella seconda metà dell’anno con l’abolizione di ulteriori misure di contenimento. Allo stesso tempo, sono rimaste incertezze, poiché le prospettive economiche a breve termine hanno continuato a dipendere dal corso della pandemia e da come l’economia ha risposto dopo la riapertura. L’inflazione è aumentata negli ultimi mesi, in gran parte a causa degli effetti base dell’inflazione energetica e di altri fattori transitori. Si prevedeva un ulteriore aumento nella seconda metà dell’anno.”

L’area euro è comunque risultata ancora priva di solidità soprattutto se messa in relazione con la crescita di altre economie del mondo.

Inoltre, “la ripresa è rimasta fortemente dipendente dal sostegno delle misure di politica fiscale e dall’orientamento molto accomodante della politica monetaria”, ha avvertito la BCE.

Nel mirino anche il comportamento dei consumatori, che rimane avvolto dall’incertezza, specialmente nel capire quale entità avrà l’impatto dell’accumulo di risparmio, che resta soprattutto nelle tasche dei più ricchi.

Per sintetizzare:

“i rischi relativi alle prospettive di crescita dell’area dell’euro sono stati considerati ampiamente equilibrati. Da un lato, potrebbe verificarsi una ripresa ancora più forte se la domanda globale aumentasse più rapidamente e i risparmi delle famiglie venissero ridotti più rapidamente...D’altro canto, la pandemia in corso, compresa la diffusione di mutazioni virali, e le sue implicazioni per le condizioni economiche e finanziarie hanno continuato a essere fonti di rischio al ribasso.”

Il monito, inoltre, ai Governi è stato esplicito: mantenere in atto le politiche di sostegno fiscale a imprese e famiglie e accelerare i tempi di attuazione del NextGenerationEU.

Inflazione: guardare nel medio termine

Sul caldo fronte inflazionistico i verbali BCE hanno innanzitutto rivelato che:

“I membri concordano ampiamente sull’importanza di guardare oltre l’aumento temporaneo dell’inflazione nel 2021. È stato sottolineato che l’aumento dell’inflazione al 2,0% a maggio era stato maggiore del previsto, ma anche che ciò aveva seguito un lungo periodo di modesti aumenti dei prezzi, e che questo sviluppo doveva essere valutato in una prospettiva di medio termine.”

Inoltre è stato evidenzita anche che: “Se gli effetti di secondo impatto derivanti dall’aumento dei prezzi del petrolio e dall’inflazione primaria confluissero in salari più elevati, ciò contribuirebbe alla convergenza con l’obiettivo di inflazione del Consiglio direttivo. Tuttavia, è stato affermato che attualmente vi erano poche prove di crescenti pressioni salariali”

In generale, i fattori temporanei che stanno dando la spinta ai prezzi ora dovrebbero raffreddarsi all’inizio del prossimo anno. Tuttavia, la proiezione di un +1,4% dell’inflazione nel 2023 rischia di subire rialzi considerando anche gli sforzi delle politiche nazionali per la transizione energetica.

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