Mes al voto: con il sì della Camera c’è l’accordo alla risoluzione di maggioranza sul testo del Fondo Salva Stati. Le dichiarazioni di Giuseppe Conte e di Luigi Di Maio.
Oggi mercoledì 11 dicembre il Parlamento ha votato sul Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità al centro delle polemiche da settimane.
Con 291 voti a favore e 222 contrari, la Camera ha dato l’ok alla risoluzione unitaria di maggioranza sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte in vista del prossimo Consiglio europeo. L’Assemblea di Montecitorio ha poi bocciato la risoluzione del centrodestra e quella di +Europa.
Il presidente del Consiglio nel suo discorso ha invitato a evitare un dibattito confuso e non trasparente sul Mes che rischia di attirare sospetti sul Paese, evidenziando che l’Italia può stare tranquilla.
Il testo del cosiddetto Salva Stati, contro cui si sono scagliati Matteo Salvini, Giorgia Meloni e la destra sovranista e antieuropeista, sarebbe adesso al giro di boa. Il voto di oggi sul Mes non rappresenta una decisione definitiva, e bisognerà aspettare almeno gennaio o febbraio per i prossimi step.
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Voto su Mes: cosa ha approvato la Camera
Oggi le forze politiche, dopo settimane di discussioni animose e contrasti, hanno trovato un accordo sul Mes. I 5 Stelle si dicono soddisfatti per la risoluzione di maggioranza che prevede le modifiche richieste dal movimento.
Nel testo approvato dalla Camera rimane infatti la logica del pacchetto (si voterà non solo su Mes ma anche su Bicc e Unione Bancaria). Inoltre l’esito del voto rappresenta un segnale positivo per le sorti dell’esecutivo, nonostante l’opposizione stia conducendo una campagna senza scrupoli contro il Meccanismo europeo di stabilità.
Ci sarà comunque un nuovo passaggio a inizio 2020 prima del prossimo Eurogruppo. “Non firmeremo nulla al buio, e ci sarà il pieno coinvolgimento del Parlamento”, hanno precisato i pentastellati.
Mes, oggi il voto in Parlamento: il discorso di Conte
“Non è il momento di dividersi in Europa”, ha detto Conte nelle sue comunicazioni. “L’Italia non ha nulla da temere anche perché il suo debito è pienamente sostenibile, come dimostrano le valutazioni delle principali istituzioni internazionali e come confermano i mercati”, ha detto il premier.
Conte ha invitato a stare molto attenti a insinuare dubbi e paure nei cittadini italiani, tanto più che il dibattito sul Mes è stato dirottato sulla possibilità di portare l’Italia fuori dall’Unione Europea. “Se questo è l’obiettivo, spiega Conte, allora converrebbe chiarirlo in modo esplicito, affinché il dibattito pubblico sia trasparente e i cittadini possano essere informati di tutte le implicazioni che tali posizioni portano con sé”.
Il presidente del Consiglio ha poi detto che la revisione del trattato sul Mes non porta modifiche sostanziali al trattato già esistente, e non introduce in alcun modo un’automatica ristrutturazione del debito di un Paese, ma lascia alla Commissione europea il compito di valutarne la sostenibilità.
Luigi di Maio su voto Mes
Luigi Di Maio ha accolto con favore l’accordo di maggioranza sul Mes mantenendo la logica di pacchetto, ma ci tiene a sottolineare che per quanto riguarda l’approvazione della riforma, “non si firma e non si approva niente finché non avremo un quadro chiaro della situazione. Ci sono dei dettagli tecnici che riguardano l’unione bancaria che ci preoccupano, quindi abbiamo messo clausole importanti che riguardano tecnicismi che non vadano a vantaggio di altri Paesi”, ha concluso il ministro pentastellato.
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