Il colosso informatico statunitense mostra segnali di crescita e torna all’utile. E il titolo ne beneficia.
Incoraggianti i conti di Ibm. I risultati del quarto trimestre 2018 sono andati oltre le attese degli analisti e hanno fatto balzare il titolo a Wall Street nel dopo mercato di oltre il 7%, nonostante i ricavi, scesi nei tre mesi da 22,54 a 21,76 miliardi di dollari, si mostrino in calo per la terza volta consecutiva.
Il quarto trimestre del 2018 per il colosso informatico statunitense è stato archiviato con un ritorno in utile per 1,95 miliardi di dollari a fronte della perdita di 1,05 miliardi registrata nello stesso periodo dell’anno precedente.
La società torna, dunque, a crescere e a contribuire all’ottima performance di Ibm, sono stati soprattutto i servizi di cloud ibrido e di intelligenza artificiale
I conti Ibm
Per l’ultimo trimestre 2018, gli analisti avevano indicato utili per 4,82 dollari per azione e ricavi a 21,73 miliardi.
Su entrambi i fronti, l’ultimo scorcio dell’anno scorso ha mostrato segnali migliori delle attese, facendo registrare invece rispettivamente 4,87 dollari per azione (in flessione del 3%) su ricavi a 21,76 miliardi di dollari, in calo per la terza volta consecutiva.
La società cresce sull’intero anno fiscale, generando un utile per azione di 13,81 dollari contro le stime degli analisti a 13,78 dollari.
La crescita verso cui si è avviata Ibm nel 2018, spiega il Ceo dell’azienda, Ginny Rometty, è stata spinta “dalla maggiore domanda di servizi di cloud ibrido, di intelligenza artificiale, di analytics e di sicurezza”.
Le divisioni
I due segmenti principali del business di Ibm mostrano segnali diversi. La divisione Cognitive Solutions ha generato 5,5 miliardi di ricavi a fronte dei 5,27 miliardi attesi dalle stime degli analisti. In questo ambito, fondamentale è stata la forte domanda di software legata ad analytcs e intelligenza artificiale.
Le attività della divisione Technology Services & Cloud Platforms, ha portato a casa 8,9 miliardi di ricavi, cifra che si colloca al di sotto delle previsioni degli analisti che indicavano poco più di 9 miliardi di dollari.
Molto peggio ha fatto la divisione System, che - complice la deludente vendita delle piattaforme Z – è crollata a 2,6 miliardi, in flessione di circa il 21%.
Previsioni future
Tornata a crescere, Ibm può guadare con cauto ottimismo ai mesi avvenire. Intanto, ci sono da compensare i 34 miliardi di dollari sborsati per l’acquisizione di Red Hat, ma le strategie di rafforzamento aziendale non mancano.
“Nel 2018 abbiamo riposizionato il nostro modello di business e abbiamo così ottenuto un incremento di ricavi, profitti operativi ed Eps, insieme a un sostenuto flusso di cassa. Continueremo a ottimizzare il nostro portfolio per i settori industriali emergenti ad alto valore aggiunto, proseguendo nell’opera di restituzione di capitale ai nostri azionisti”
ha commentato il Cfo, James Kavanaugh.
Rispetto al 2019, Ibm si aspetta di generare 13,9 dollari di utili per azioni, più di quei 13,79 dollari indicati dagli analisti.
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