Yen rifugio per la Brexit. EUR/JPY o USD/JPY: su quale puntare?

Matteo Bienna

15/06/2016

Forex, lo yen si conferma la valuta rifugio di riferimento: al crescere della preoccupazione per la Brexit il JPY raggiunge nuovi massimi contro euro e dollaro. Su quale puntare?

Yen rifugio per la Brexit. EUR/JPY o USD/JPY: su quale puntare?

Lo yen ha vissuto un leggero deprezzamento durante la sessione notturna di oggi, proseguito anche con l’apertura dei mercati europei, nel clima che sta lasciando gli investitori in attesa della riunione della Bank of Japan e di quella della Fed.

Dollaro-yen è riuscito a risalire sopra il 106 arrivando a toccare quota 106,38, in una settimana che lo ha visto arrivare a pochi pip dal minimo di maggio a 105,5, il cui abbattimento lo riporterebbe indietro ai livelli del 2014.

Euro-yen sta vivendo una storia del tutto simile, con la giornata di oggi che lo ha visto risalire fino a 119,4, rimanendo in ogni caso a breve distanza dal minimo stabilito durante la giornata di ieri a 118,5, territori inesplorati dal gennaio del 2013.

Gli attori di mercato vedono nella valuta giapponese un bene rifugio. Questo accade ormai da mesi e il pericolo Brexit, in arrivo ormai la prossima settimana, sta portando nuovi flussi di operazioni in buy sullo yen, mentre in madre patria la sterlina traballa.

Può davvero essere lo yen la soluzione più sicura in vista dell’incertezza per la Brexit? Analizziamo la situazione dei cambi euro-yen e dollaro-yen per capire quale offre maggiori possibilità di copertura.

Forex, yen moneta rifugio per la Brexit: meglio contro euro o contro dollaro?

La Brexit è alle porte e i mercati finanziari si stanno mostrando più fragili del previsto, in particolare nel territorio della Comunità Europea.

L’incertezza e la volatilità sembrano essere gli unici market driver di questo periodo e anche nel Forex l’instabilità di euro e sterlina, unite alle ombre sul dollaro, sembrano viaggiare con idee confuse.

L’eccezione a questa regola è rappresentata dallo yen. La valuta giapponese segue da mesi un percorso di continuo apprezzamento nei confronti di euro e dollaro, processo che ormai ha fatto della valuta un bene stabile e forte proprio nei momenti di incertezza.

“Lo yen ha la tendenza di sovra-performare il dollaro nei periodi di alta avversione al rischio. Il cambio dollaro-yen rimarrà su livelli bassi al crescere della preoccupazione per il Regno Unito e la possibilità che lasci l’Unione Europea.”

Queste le parole di Elias Haddad, analista di strategie valutarie presso la Bank of Australia.

Il partito dei favorevoli alla Brexit è in crescita e nei sondaggi ha ormai superato coloro che preferiscono rimanere nell’UE. Allo stesso tempo lo yen continua ad apprezzarsi contro euro e dollaro, avendo ormai raggiunto livelli di oltre due anni fa.

Cercare rifugio nella valuta giapponese può voler dire effettuare delle operazioni di sell sui cambi EUR/JPY e USD/JPY, puntando quindi ad un apprezzamento dello yen.

Negli ultimi mesi l’andamento dei due cambi è stato quasi sempre determinato dalla valuta nipponica, con il risultato di aver dipinto scenari simili, come osservabile dai seguenti due grafici settimanali, rispettivamente di euro-yen e dollaro-yen:

È necessario avere grafici ad ampio respiro per trovare dei riferimenti nel livello dei prezzi utili a valutare una possibile continuazione del ribasso. Bisogna quindi tenere presente che nei grafici sono rappresentati gli andamenti dei cambi negli ultimi 2-3 anni.

Dollaro-yen ha stabilito da poco un minimo a 105,4, livello che una volta abbattuto potrebbe condurre il cambio verso il 103, con un importante supporto a 103,7, a cui seguirebbe l’ultimo livello di accumulazione a tre cifre a 101,68.

Euro-yen dista non molto dal livello di 118,4, il cui abbattimento condurrebbe il cambio dritto verso il supporto a 117,8, zona di prezzo priva di altri grandi riferimenti prima di quota 115,6.

I livelli in rosso rappresentano le resistenze più vicine in caso di rialzo. Nella notte è infatti previsto il meeting della BoJ ed eventuali nuovi interventi di politica monetaria potrebbero spingere al rialzo i due cambi verso una di quelle resistenze.

È facile credere, tuttavia, che anche un’eventuale ripresa possa poi presto venire ritracciata all’avvicinarsi della Brexit, portando lo yen di nuovo verso i prezzi di riferimento più in basso.

La scelta tra EUR/JPY e USD/JPY non vede reali vincitori. I cambi seguono sempre andamenti simili e, come osservabile dai grafici, è diffiicile trovare periodi nella storia recente dove non si siano mossi in sincrono.

Le parole della Yellen di stasera potrebbero fornire nuove indicazioni sulla salute degli Stati Uniti e del dollaro USA, lasciando magari preferibile puntare ad un ribasso dell’euro, vista la Brexit che lo coinvolge più direttamente.

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