Cambio di passo nelle relazioni tra PD e M5S, con Zingaretti e Di Maio pronti a far valere di più le proprie posizioni nell’azione di governo.
Si sta osservando un cambio di passo per la maggioranza che sostiene il governo Conte-bis. Se si analizzano le ultime uscite degli esponenti del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, si nota infatti un sostegno tra le due forze politiche che tengono in piedi la maggioranza giallo-rossa.
Sembrerebbe che Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio non siano più molto inclini ad affidarsi esclusivamente alla capacità di mediazione di Giuseppe Conte sulle questioni più spinose da affrontare. Secondo alcune fonti vicine al Parlamento, e come riportato da Agi, i due avrebbero cominciato a sentirsi personalmente per portare a casa i risultati promessi ai propri elettori e gruppi dirigenti.
Al momento non sembra previsto il rimpasto di governo di cui si era parlato alla vigilia delle elezioni regionali, ma c’è chi ipotizza che i due leader starebbero pensando a una sorta di commissariamento di Conte, il quale rischia di veder ridimensionato il proprio ruolo.
Zingaretti e Di Maio pronti a commissariare Conte?
Alla base di questa supposizione ci sarebbero le ultime uscite pubbliche di Conte, che ha annunciato di voler riformare le pensioni, il Reddito di Cittadinanza e modificare i decreti Sicurezza.
Zingaretti non avrebbe apprezzato tali parole, definendole, secondo alcuni fonti vicine al Nazareno, degli “annunci vuoti su cui è necessario apportare ancora molto lavoro per definirli in maniera più concreta”.
Secondo il segretario del PD, infatti, si corre il rischio di polarizzare le posizioni dei pentastellati su questi argomenti, mentre sarebbe meglio portare avanti le trattative a quattrocchi per annunciare in un secondo momento le modifiche definitive.
Conte più debole con alleanza PD-M5S?
Inoltre, al presidente della regione Lazio non sembrano essere piaciuti i tentativi da parte di Conte di rimandare il discorso sul MES per paura di una scissione all’interno dei 5 Stelle.
Il primo ministro avrebbe confidato di non voler mettere sotto pressione il Movimento, già in fibrillazione a causa dei risultati deludenti alle regionali e sotto attacco di Di Battista, il quale scalpita per occupare il ruolo di capo politico.
Zingaretti e Di Maio sembrano poter contare anche sull’appoggio di un altro componente di peso della maggioranza, ovvero Matteo Renzi.
Stando alle voci, il leader di Italia Viva starebbe incoraggiando i due a incidere di più sulle scelte del governo, in modo da poter incrementare il loro bottino di voti.
Infine, si fa sempre più concreta la possibilità per il PD e il M5S di presentarsi insieme alle prossime elezioni comunali 2021 che coinvolgono importanti città come Roma, Milano e Torino.
Nonostante lo stesso Conte avesse caldeggiato l’accordo alle amministrative dello scorso 20 e 21 settembre, un patto tra i due a questo punto potrebbe anche indebolire la sua posizione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti