“Una minoranza significativa” all’interno del board della BCE ritiene che non assisteremo a un rimbalzo dell’economia di Eurolandia nel corso della seconda parte dell’anno. A dirlo è l’agenzia Reuters.
Diversi membri del board della Banca Centrale Europea, “una minoranza significativa”, ritengono che le proiezioni sull’andamento dell’economia di Eurolandia siano eccessivamente improntate all’ottimismo. Lo riporta l’agenzia Reuters, che cita fonti interne all’Eurotower.
L’assunto principale alla base delle stime dell’Eurotower è rappresentato dalla convinzione che i fattori che attualmente zavorrano la crescita abbiano carattere temporaneo e che quindi nella seconda parte dell’anno assisteremo a una ripresa. In linea le recenti dichiarazioni del chairman Draghi, secondo cui si tratta di fattori che stanno perdendo forza.
Fattori negativi non sono temporanei
Ma, riporta Reuters, non tutti i membri del board la pensano così: i fattori che rallentano la crescita, sostiene la “minoranza significativa”, potrebbero durare più del previsto e quindi ostacolare il rimbalzo nel secondo semestre.
Per l’intero anno, la BCE stima un Pil di Eurolandia in aumento dell’1,1%, -0,8% rispetto a un anno fa.
In particolare, rileva la “minoranza”, l’economia nella seconda parte dell’anno potrebbe essere frenata dal cambiamento delle abitudini dei consumatori, dalla debolezza della domanda cinese, dall’abbandono progressivo dei motori diesel e da uno scenario in cui il protezionismo e le guerre commerciali non rappresentano più un’eccezione.
Inoltre, secondo alcuni membri, è il processo di elaborazione delle stime ad essere sbagliato, visto che spesso l’outlook della BCE è stato rivisto al ribasso.
Eurodollaro in affanno
Sopra quota 1,13 nei primi scambi, l’eurodollaro nel corso della mattina è stato spinto a 1,12812 sulla base dell’assunto che indicazioni peggiori delle stime su inflazione e crescita finiranno per posticipare ulteriormente il primo rialzo dei tassi da parte della BCE.
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