Zona rossa in Italia e in Europa, è record: la mappa aggiornata

Giorgia Bonamoneta

27 Gennaio 2022 - 18:15

Mappa ECDC aggiornata: l’Europa è di colore rosso scuro, con 4 zone arancioni. Il tasso di positività in relazione ai tamponi effettuati segna il record negativo per i Paesi EU.

Zona rossa in Italia e in Europa, è record: la mappa aggiornata

EUROPA - La variante Omicron colpisce ancora e lo fa con un numero di contagi da zona rossa. A dirlo è il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC), che aggiorna la mappa dell’andamento pandemico in Europa ogni 7 giorni.

I dati provenienti da tutti i Paesi europei hanno fatto colorare il continente di rosso. Tutti le nazioni (27) sono di colore rosso scuro e delle 211 regioni nelle quali sono divise solo 4 risultano di un grado più basso. Stiamo parlando di due regioni della Romania e due della Polonia, colorate di arancione.

Il rosso scuro potrebbe non durare ancora a lungo, tanto che gli esperti ormai parlano di uscita dalla pandemia nei prossimi mesi. Il processo dovrebbe essere graduale, con un periodo abbastanza lungo di calma - dato dall’arrivo delle due stagioni più calde - e una ricaduta verso la fine dell’anno. La fase endemica però non è assicurata e, secondo il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’Europa, al momento dobbiamo pensare a stabilizzare la pandemia con la vaccinazione.

Mappa europea colorata di rosso scuro: cosa succede?

Lo scenario è da rosso scuro, anche se le restrizioni e la sensazione di rischio iniziano a calare. Cosa sta succedendo? Martedì notte il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC) ha raccolto i dati provenienti dai 27 Paesi membri e ha stilato la mappa settimanale dell’andamento della pandemia. Sulla mappa - che fornisce informazioni e non è più utilizzata per segnalare le zone di restrizione per i viaggi - domina un solo colore: rosso scuro.

A “salvarsi”, per modo di dire, sono solo 4 regioni delle 211 nelle quali la mappa divide i Paesi membri. Le quattro regioni arancioni sono così divise: due nel territorio della Romania e due in quello polacco.

La mappa dell’ECDC, che analizza i dati settimanalmente, si basa sul tasso di positività, l’incidenza dei nuovi casi di persone positivi ogni 100 mila abitanti nelle ultime due settimane e la percentuale di tamponi eseguiti.

Mappa ECDC da record negativo: come procede in Italia

Nella mappa dell’ECDC l’Italia risulta completamente rossa. Infatti secondo i dati riportati, l’Italia ha registrato il secondo livello più alto in Europa di contagi e decessi. L’OMS ha trasmesso i dati relativi alla settimana che va dal 17 al 23 gennaio e nel nostro Paese è risultato un livello invariato di nuovi contagi (1.231.741) e un aumento dei decessi del +24%, con 2.440 morti.

Peggio di noi in fatto di contagi solo la Francia, con un aumento del +21%, che equivale a 2.443.821 contagi in una settimana; mentre per i decessi il triste primato va alla Russia, con 4.792 morti. Insomma, l’Italia è ancora una volta tra le più colpite e risulta così al terzo posto per numeri di nuovi contagi, dopo gli Stati Uniti (-24%)e la Francia e al quarto posto per numeri di nuovi decessi, dopo Stati Uniti (10.795, -17%), Russia e India.

Mappa ECDC rossa, ma ancora per poco

In Europa il rapido aumento dei contagi è strettamente collegato alla nuova variante dominante, cioè la Omicron. Secondo gli esperti, come il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’Europa Hans Kluge: “È plausibile che la regione (Ndr. Europa) si stia avviando verso una sorta di fine della pandemia”.

Kluge ha inoltre spiegato che verso marzo la variante Omicron avrà contagiato il 60% dei cittadini europei, traghettandoci in una fase di quiete prima di un possibile nuovo picco. Un picco diverso dai precedenti, ma non nella forma endemica che sempre più spesso viene citata. Infatti secondo Kluge non esiste questa certezza, perché il virus “ci ha sorpreso più di una volta e quindi dobbiamo essere molto cauti”.

Per arrivare preparati alla nuova fase della pandemia esiste un solo modo: essere tutti immunizzati, sia avendo contratto la malattia, sia avendo completato la vaccinazione.

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