Zone rosse locali in Italia: ecco dove sono stati segnalati nuovi cluster e focolai nel nostro Paese e qual è la situazione regione per regione.
Sebbene tutta l’Italia, ad eccezione della Sicilia in giallo, continui a rimanere in zona bianca, da nord a sud dello Stivale si registrano mini zone rosse locali e focolai che si moltiplicano a macchia di leopardo.
Dall’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità è emerso che l’indice Rt nazionale è in calo, così come l’incidenza dei contagi ogni 100 abitanti, tuttavia tre Regioni e Province autonome risultano essere classificate a rischio moderato, si tratta di Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Provincia autonoma di Bolzano. Vediamo dunque qual è la situazione regione per regione e dove si segnalano zone rosse locali e focolai.
Zone rosse locali e focolai in Italia: la situazione nelle regioni
Sebbene tutta l’Italia sia in zona bianca, con una sola regione in zona gialla, in alcuni comuni del Paese continua a rendersi necessaria l’istituzione della zona rossa per contenere la diffusione del virus, dovuta soprattutto alla variante Delta.
Preoccupano particolarmente i focolai registrati in varie parti d’Italia, come quello scoppiato sull’isola di Ischia che ha coinvolto 9 bambini tutti asintomatici, residenti in diversi Comuni dell’Isola. Al momento sono state messe in isolamento circa 40 persone e si è ancora in attesa dei risultati dei tamponi molecolari per comprendere l’effettiva estensione del focolaio.
Anche nell’Ospedale San Paolo di Savona sono risultati positivi 7 pazienti, secondo quando comunicato Asl2 savonese. Per contenere la diffusione del virus sono stati interdetti i nuovi ricoveri e sono state sospese le visite dei parenti. Anche in una Rsa in provincia di Cosenza 12 ospiti e 3 operatori sono risultati positivi. Al momento non sembrano esserci casi gravi. All’ospedale Santa Chiara di Trento nei giorni scorsi sono risultati positivi 4 operatori sanitari e due pazienti, anche in questo caso si è optato per l’interruzione delle visite esterne e tutti gli ambienti sono stati sanificati.
E oltre ai cluster e i vari focolai non mancano le zone rosse locali, come nel caso dei comuni di Fabrizia e Acquaro in Calabria, per i quali è stata disposta la zona rossa dal 6 settembre fino al 13 settembre compreso, a causa dell’aumento dei contagi registrato nelle ultime settimane. Anche in Campania il governatore De Luca ha disposto una sorta di zona rossa locale nel campo nomadi di via Carrafiello a Giugliano, in provincia di Napoli che sancisce il divieto di allontanamento fino al 15 settembre, vietando gli ingressi e le uscite dal campo grazie ai presidi delle forze dell’ordine.
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