Quanto rendono a febbraio gli accantonamenti di liquidità aperti sul libretto di risparmio Smart? E a quali condizioni ed entro quali tempi?
È un inizio d’anno ricco di emissioni obbligazionarie quello che sta caratterizzando il segmento del reddito fisso. Tra emittenti sovrani e corporate, nazionali e non, valuta locale (euro) o meno, durate e strutture dei rendimenti, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
In questo mese, in particolare, è il BTP Più del MEF che sta catalizzando le attenzioni di molti investitori retail. Tuttavia, chi è completamente restio al rischio probabilmente guarderà altrove, come ad esempio ai conti deposito di matrice bancaria e/o ai prodotti del risparmio postale.
Su quest’ultimo fronte, a febbraio ci sono 4 tassi di interesse per chi vincola i soldi sul libretto postale Smart. Illustriamoli brevemente, mettendoli a confronto con le alternative più prossime pari durata.
L’accantonamento di liquidità per conseguire maggiori interessi a scadenza
L’emittente del libretto è Cassa Depositi e Prestiti, una controllata del MEF che raccoglie il grosso delle sue risorse attraverso i prodotti del risparmio postale. Vale a dire i buoni fruttiferi e i libretti di risparmio (LRP), collocati tra i risparmiatori per il tramite di Poste Italiane, che ne è l’intermediario.
Riguardo ai LRP, l’emittente da modo ai suoi titolari di aprire un vincolo, ossia di costituire un accantonamento di liquidità, e di conseguire maggiori interessi rispetto alle somme tenute libere. Di quanto? Tutto dipende dal diverso combinarsi di alcuni elementi chiave, vale a dire:
- i prodotti disponibili al tempo della valutazione (Depositi e/o Offerte Supersmart) e le condizioni Economiche e/o Soggettive previste per la sottoscrizione;
- l’essere in linea con le eventuali condizioni Soggettive previste;
- portare a termine il vincolo senza liquidarlo anzitempo, e quindi rispettando l’intera durata prevista per l’accantonamento oggetto di interesse;
- l’essere titolari di libretto di risparmio postale Smart.
Le attuali 4 offerte per i titolari di libretto di risparmio Smart
Vediamo quali sono le opzioni al momento disponibili e le relative condizioni di sottoscrizione. Si tratta di:
- Deposito Supersmart Open, dedicato a tutti i titolari di libretto Smart e senza particolari condizioni di sottoscrizione. Il prodotto prevede una durata di 360 giorni, al termine dei quali CDP riconosce l’1,50% annuo lordo;
- Deposito Supersmart Young, dedicato ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. L’accantonamento dura 180 giorni e a scadenza l’emittente riconosce un tasso annuo lordo del 2,25%;
- Deposito Supersmart Pensione, pensato e destinato a chi accredita una pensione INPS sul libretto Smart. Il deposito ha una durata di 364 giorni e un tasso di interesse annuo lordo a scadenza del 2,25%;
- Deposito Supersmart Premium, al momento il prodotto più remunerativo della famiglia. La sottoscrizione è riservata ai titolari di libretto Smart che vi apportano “nuova liquidità” entro il prossimo 20 febbraio (salvo chiusura anticipata). I “nuovi soldi” devono affluire sul LRP Smart o c/c BancoPosta o altro LRP avente medesima intestazione dello Smart attraverso bonifici bancari, accredito stipendio e pensioni, assegni bancari e circolari. L’accantonamento dura 366 giorni e prevede, a scadenza, un tasso attivo del 2,75% annuo lordo.
Ora simuliamo un accantonamento del valore di 5mila € sui Depositi oggi disponibili e di tenerli attivi fino al termine. Alle rispettive scadenze, gli interessi netti (di sola ritenuta) sarebbero, nell’ordine, i seguenti: 54,74 €, 41,05 €, 83,02 € e 102,03 €.
A febbraio ci sono 4 tassi di interesse per chi vincola i soldi sul libretto postale Smart
Al pari degli altri prodotti del risparmio postale, anche gli accantonamenti su esposti sono garantiti dallo Stato Italiano. Inoltre non prevedono spese di gestione, eccetto quelle di natura fiscale. L’aliquota sugli interessi lordi maturati è del 26% (sui buoni postali è del 12,50%), mentre l’imposta di bollo del 2x1.000 sul capitale si applica nei modi previsti dalla Legge.
Ancora, tutti gli accantonamenti sono attivabili a partire da 500 € e incrementabili per multipli di 50 €. Sono disattivabili in qualunque momento prima della scadenza, sia in toto che in parte. Lo svincolo parziale è ammesso per un taglio minimo di 50 € ed incrementabile per suoi multipli, e a patto che l’importo residuo del deposito non scenda al di sotto dei 500 € (il limite è di 1.000 € per le Offerte Supersmart). Sulle somme svincolate, ovviamente, matura solo il tasso base pro tempore vigente.
Rendimenti sul reddito fisso a confronto
Infine un ultimo raffronto lo facciamo con i rendimenti di altri due prodotti concorrenti (ma non sono gli unici) di pari durata. Sul fronte “garanzia sovrana”, il BOT a 6 mesi (14/08/’25) ha un rendimento effettivo annuo lordo del 2,41%. Per il BOT a 12 mesi, invece, dovremo attendere l’esito del’asta di mercoledì 12 febbraio. Tuttavia, il pari durata emesso a metà gennaio ha esitato un ritorno lordo del 2,517%, per cui non ci attendiamo sconvolgimenti epocali.
Sono un po’ maggiori (entro il 4% lordo), invece, gli attuali rendimenti annui lordi sui conti deposito al momento più remunerativi, anche al netto della ritenuta del 26%. L’ideale, in questo caso, sarebbe però quello di imbattersi in un emittente che non preveda un associato c/c per assicurarsi i tassi che offre sul suo deposito.
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