Anche un buono può rivelarsi utile per costituire una rendita futura per la terza età. vediamo come e a quali condizioni soggettive ed economiche
Il sogno di costruire da giovani una rendita per il futuro accarezza la mente di molti. Certo, poi bisogna capire a quale tempo si colloca quel “futuro”: alla mezza o alla terza età? In entrambi i casi la strada non è semplice e presuppone tanto duro lavoro alla base, al netto dei pochi casi fortunati, ossia lasciati ereditari o vincite.
Con riferimento all’età avanzata, invece, c’è che a scadenza questo buono fruttifero postale paga una rendita in 180 rate mensili. Vediamo di quale si tratta, come funziona e chi potrebbe potenzialmente sottoscriverlo.
Il buono Soluzione Futuro per avere una rendita in terza età
Il riferimento è al buono fruttifero Soluzione Futuro e alla serie disponibile per la sottoscrizione, la numero “SF165A231115” in vigore dal 15 novembre 2023.
Al pari dei prodotti similari, è emesso da CDP, distribuito tramite Poste Italiane ed è garantito dallo Stato Italiano. È sottoscrivibile solo nel formato dematerializzato ed è rimborsabile (anche online e/o prima del termine al netto delle tasse) senza costi per il titolare. Le uniche spese sono di natura fiscale, con l’aliquota sugli interessi al 12,50% e l’imposta di bollo dello 0,2% nei tempi, modi e forme previste dalla Legge.
Ancora, il buono è dedicato solo alle persone fisiche di età compresa tra i 40 e i 54 anni compiuti e titolari di c/c BancoPosta o libretto di risparmio monointestato. In titolo, infatti, non ammette la cointestazione, un’opzione che di norma è invece contemplata dagli altri buoni emessi da CDP.
Le condizioni generali del buono fruttifero Soluzione Futuro
Il taglio minimo di sottoscrizione è di 50 € e relativi multipli, fino a un massimo di 1 mln di € al giorno per il medesimo sottoscrittore. A scadenza consente di ottenere una rendita mensile per 15 anni, e quindi 180 rate complessive, a partire dai 65 anni di età.
L’emittente scinde la struttura finanziaria del Soluzione Futuro in due fasi differenti:
- la prima è di accumulo e va dal giorno dell’acquisto fino ai 65 anni di età del sottoscrittore, e paga un tasso fisso con capitalizzazione composta semestrale. Al 65° anno di età il titolare del buono riceverà il maggiore tra il rendimento minimo e il capitale iniziale rivalutato al tasso di inflazione europea;
- fase di rendita, che va dal 65° all’80° anno di età del titolare del buono, il quale riconosce una rendita mensile di 15 anni, ossia di 180 rate complessive. Esse sono composte da una quota capitale e una di interessi, e determinata secondo un piano di ammortamento alla francese. Invece il capitale e gli interessi non ancora rimborsati attraverso le rate maturano a loro volta altri interessi.
Il buono Soluzione Futuro non riconosce gli interessi prima dei 3 anni
In sostanza qui gli interessi sono corrisposti per il tramite delle rate mensili, oppure al tempo dell’eventuale riscatto anticipato del buono. In ogni caso l’emittente non li riconosce se prima non siano trascorsi 3 anni dal giorno della sottoscrizione.
Invece il rimborso automatico del buono (sul c/c BancoPosta o libretto postale) da parte dell’emittente in due casistiche particolari:
- decesso dell’intestatario del buono prima del compimento dell’80° anno di età;
- nel caso in cui ai 65 anni di età la posizione complessiva maturata dal Soluzione Futuro non determini una rata complessiva netta di almeno 50 €.
A scadenza questo buono fruttifero postale paga una rendita in 180 rate mensili
Per le condizioni economiche vale quanto riportato nelle Tabelle 1, 2 e 3 di cui al Foglio Informativo dedicata buono sul portale dell’intermediario. Riassumiamole.
La Tabella 1 illustra quali sono i tassi effettivi annui di rendimento lordo in caso di rimborso del buono Soluzione Futuro prima del 65° anno di età. Essi sono pari a:
- 0,00% per gli anni di possesso da 0 a 2;
- 0,25% per gli anni di possesso da 3 a 6;
- 0,50% per gli anni di possesso da 7 a 10;
- 0,50% per gli anni di possesso da 11 a 14;
- 0,50% per gli anni di possesso da 15 a 18;
- 0,75% per gli anni di possesso da 19 a 22;
- 0,75% per gli anni di possesso da 23 a 24.
La Tabella 2 illustra qual è il tasso di partecipazione all’inflazione europea, ed è del 100%.
La Tabella 3 del buono Soluzione Futura
L’ultima, infine, contiene due distinte colonne di tassi effettivi annui lordi di rendimento a seconda dell’effettiva casistica che si riscontra a scadenza. Ossia una colonna contiene il tasso effettivo annuo lordo di rendimento minimo in caso di rimborso al compimento dei 65 anni di età. Essi tengono conto, nel senso che cambiano, dell’età effettiva del titolare al momento dell’acquisto.
L’altra, invece, indica il tasso di rendimento annuo lordo nella Fase di Rendita, che è sempre del 3,50%. Questi tassi restano invariati per tutta la durata del piano di ammortamento.
In chiusura facciamo 2 esempi così come riportati nella Tabella 3 del prodotto.
Se l’età del risparmiatore al tempo dell’acquisto del Soluzione Futura è tra i 40 e 41 non compiuti, i tassi sono:
del 3,50% annuo lordo in caso di rimborso al 65° anno di età, e del 3,50% annuo lordo nella Fase di Rendita.
Se invece l’età del risparmiatore al tempo dell’acquisto del buono è tra i 54 e 55 non compiuti, i tassi di cui sopra sono, nell’ordine, del 3,00 e del 3,50%.
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