Addio ai bonus edilizi per le seconde case. Cosa cambia dal 2025?

Patrizia Del Pidio

19 Settembre 2024 - 12:14

Il bonus ristrutturazione e l’Ecobonus potrebbero essere limitati solo alla prima casa. Vediamo come potrebbero cambiare le agevolazioni fiscali per l’edilizia nel 2025.

Addio ai bonus edilizi per le seconde case. Cosa cambia dal 2025?

Addio ai bonus edilizi dal 2025, almeno sulle seconde case. Questa è una delle ipotesi di riforma delle detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie che si sta pensando di attuare in vista delle scadenze di fine anno.

L’attuale proroga in vigore che permette al bonus ristrutturazione di riconoscere una detrazione del 50% e all’Ecobonus del 65% sta rimarrà in vigore solo fino al 31 dicembre 2024; dal 1° gennaio le aliquote per le ristrutturazioni dovrebbero tornare al 36% su una spesa più contenuta (il limite massimo di spesa ammessa dovrebbe passare dagli attuali 96.000 euro a 48.000 euro).

Si parla, ormai, da diverso tempo di una razionalizzazione della spesa pubblica per quel che riguarda le “detrazioni a pioggia” erogate negli ultimi anni. Dopo il disastro che il superbonus ha provocato sui conti pubblici, però, l’esecutivo aveva annunciato un freno deciso sulle detrazioni per le ristrutturazioni degli immobili. L’ultima ipotesi avanzata prevede uno stop dei bonus per le seconde case. Vediamo cosa potrebbe accadere il prossimo anno.

Addio bonus edilizi seconda casa

L’annuncio è arrivato da Giorgia Meloni: addio bonus edilizi sulle seconde e terze case. Si tratta di un’ipotesi che, alla luce di quanto detto nelle scorse settimane sui bonus edilizi, potrebbe trovare posto nella riforma delle detrazioni e sarebbe molto utile per reperire coperture utili alla Legge di Bilancio 2025.

L’annuncio che si abbatte come un terremoto sulle ristrutturazioni immobiliari. Fino a ora si era parlato di una stretta che avrebbe trovato conferma con la fine delle proroghe che avrebbe fatto tornare la detrazione massima al 36%. La cosa che va sottolineata è che da sempre i bonus per le ristrutturazioni hanno trovato applicazione su qualsiasi immobile a uso abitativo.

La novità renderebbe fruibile il beneficio (tagliato o no) solo per la casa in cui si ha la residenza, la prima casa.

Come cambierebbero i bonus edilizi nel 2025?

La proposta prevede un restringimento della platea degli edifici che potrebbero beneficiare dei bonus edilizi (da tutti a soltanto le prime case). Oltre a questo si parla di una conferma dell’Ecobonus al 65% solo per la casa di abitazione e solo nel caso che l’intervento porti un miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione.

Si è parlato, nelle scorse settimana, di come permettere anche agli incapienti di poter fruire dei bonus fiscali (visto che non riesco a portare in detrazione le spese sostenute) e potrebbe essere confermata anche la trasformazione delle agevolazioni fiscali in monetizzazione per chi non può fruire delle detrazioni. Resta da stabilire i termini e le tempistiche dell’erogazione della liquidità: come le detrazioni, i fondi sarebbero erogati in dieci quote annuali di uguale importo?

Gli emendamenti al decreto Omnibus

Una pioggia di emendamenti (726) è stata presentata al decreto Omnibus, serve una scrematura perché i tempi sono troppo stretti (il decreto scade l’8 ottobre) e si rischia che vengano bocciati tutti senza che ne siano cancellati una buona parte.

Quelli presentati dalla maggioranza per incentivare il concordato biennale con lo scudo sugli accertamenti nei 5 anni precedenti, quello sugli sgrvi per gli stranieri che prendono residenza in Italia restano in piedi. Un emendamento che arriva dal Governo, invece, potrebbe essere quello di anticipare il bonus Befana di 100 euro da gennaio 2025 a dicembre 2024.

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