La Cina ha già superato il concetto di auto elettrica e punta sulle nuove EIV. Ecco cosa sono e perché potrebbero rivoluzionare il mercato dell’auto mondiale
In Europa il mercato delle auto elettriche e delle auto ibride stenta a decollare ma il resto del mondo, USA e Cina in primis, sembrano ormai avviati verso una mobilità completamente elettrica e sostenibile. E proprio dalla Cina arriva una novità che alza l’asticella prestazionale ancora più in alto: le EIV, ovvero le auto elettriche intelligenti. Scopriamo di cosa si tratta e perché sono destinate a rivoluzionare il settore.
Cosa sono le EIV e perché sono destinate a rivoluzionare il settore
Partiamo da una definizione. L’acronimo EIV mette insieme i concetti di auto elettrica (electric vehicle) e di auto intelligente (intelligent vehicle). Tradotto, significa che il mercato cinese sta puntando con forza sulla costruzione di nuovi veicoli con tecnologie estremamente avanzate, con funzionalità superiori a quelle dei tradizionali veicoli con motore termico o ibrido e, soprattutto, con costi estremamente accessibili.
Già da questi 3 punti si intuisce come ci troviamo davanti a una vera e propria rivoluzione.
Le nuove auto elettriche cinesi
Le prime EIV, almeno in Cina, sono già una realtà. Lo scorso anno è stata lanciata la SU7 di Xiaomi, azienda leader nel campo della telefonia che ha deciso di puntare anche sull’automotive. Stiamo parlando di un’auto dotata di innovative batterie CATL con un sistema di infotainment incredibile e capace di integrare connettività avanzata, guida assistita e addirittura domotica.
Il tutto a un prezzo di mercato di circa 27.000 euro.
La buona notizia è che Xiaomi non è l’unica azienda ad aver deciso di puntare con decisione sulle EIV. BYD auto ha recentemente annunciato di aver investito la bellezza di 14 miliardi di dollari per lo sviluppo di nuovi sistemi di guida intelligente. CATL, azienda leader nel comparto batterie, ha lanciato uno nuovo telaio, chiamato Bedrock e annunciato come il più sicuro al mondo.
Bedrock verrà utilizzato in prima battuta sulle vetture a marchio Avatr, azienda creata dalla stessa CATL in collaborazione con Changhan Auto e Huawei. E da più parti si vocifera che il nuovo telaio sia stato proposto anche a Porsche per il progetto di una nuova auto di lusso da realizzare in collaborazione con alcuni investitori arabi.
Le prime risposte del mercato
Sembra di essere nel campo della fantascienza, o almeno della sperimentazione avanzata, ma le prime risposte del mercato hanno dato riscontri incredibili alle aziende cinesi. Lo scorso anno, ad esempio, BYD ha superato la “rivale” americana Tesla per numero di veicoli prodotti e messi in circolazione.
Il SU7, prima auto firmata Xiaomi, è stato venduto in Cina più della Tesla Model 3 lo scorso dicembre. Un successo incredibile che ha spinto l’azienda ad aumentare la produzione e ad aprire un canale di distribuzione anche in Europa, Italia compresa.
Per avere la possibilità di provarla su strada, almeno nel nostro Paese, ci sarà da pazientare. Le prime consegne potrebbero arrivare a fine 2025 o nei primi mesi del 2026.
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