Addio auto elettriche, i nuovi motori giapponesi rimettono tutto in discussione

Giorgia Bonamoneta

23 Giugno 2024 - 21:31

Esiste un’alternativa ai motori elettrici? La risposta è sì e viene dal Giappone. Ecco qual è l’idea di Toyota.

Addio auto elettriche, i nuovi motori giapponesi rimettono tutto in discussione

Le dichiarazioni di Akio Toyoda, ex CEO e attuale presidente di Toyota, riguardano l’arrivo di un nuovo e rivoluzionario motore sviluppato dalla casa giapponese. Questo promette di rivoluzionare l’industria dei veicoli elettrici. La notizia continua a suscitare dibattito all’interno del settore automotive e non solo, anche se la notizia non è molto recente. Toyoda ha presentato un motore “nuovo”, ovvero un motore a combustione interna alimentato a idrogeno. Sarà forse questa nuova tecnologia a rendere il motore elettrico delle auto a batteria ormai una tecnologia obsoleta?

Mentre la transizione va verso veicoli a basse emissioni - un movimento inevitabile verso il green - non si possono escludere e considerare tutte le tecnologie disponibili e i loro impatti a lungo termine.

L’idrogeno potrebbe rappresentare una valida alternativa, anche se la sua implementazione richiede investimenti significativi e un ripensamento delle infrastrutture. La discussione rimane quindi aperta e solo il tempo dirà quale sarà la strada migliore per una mobilità davvero sostenibile.

Quali sono le sfide della transizione ecologica?

Il tema centrale delle politiche ambientali europee riguarda quale sia la strada migliore per concretizzare la transizione ecologica della mobilità. Tutti concordano sulla necessità di ridurre le emissioni inquinanti derivanti dalla circolazione stradale dei veicoli, ma le opinioni divergono su come raggiungere questo obiettivo. I rappresentanti politici di vari Paesi Ue hanno già stabilito per legge la fine dei motori a combustione interna, con il divieto dal 2035 di commercializzare nuovi veicoli alimentati a benzina e diesel.

L’Italia sta facendo dei passi indietro, ma si tratta di spostare la data, non di mettere fine al processo di transizione.

L’all-in sull’elettrico che non convince Toyoda: cosa ha detto

Molti governi hanno spinto l’industria automobilistica verso l’elettrico, sottovalutando le implicazioni sociali, ambientali ed economiche di una transizione così “radicale”. Le difficoltà di questa trasformazione includono la mancanza di un’adeguata infrastruttura di ricarica e l’alto costo dei veicoli elettrici, che ne limita la diffusione.

Questi problemi, esaminati dal CEO di Toyota, rafforzano la sua posizione nei confronti dell’elettrico. L’idrogeno appare quindi come soluzione alternativa. Toyoda ha rilanciato l’idea di un motore a combustione interna alimentato a idrogeno, una tecnologia che potrebbe superare i limiti dei veicoli elettrici.

Secondo Toyoda, puntare tutto sull’elettrico potrebbe portare a problemi energetici, poiché molti Paesi potrebbero non essere in grado di produrre energia sufficiente per alimentare un parco auto completamente elettrico. Il Giappone, ad esempio, rischierebbe di rimanere senza energia durante i mesi estivi, evidenziando le contraddizioni di una transizione all’elettrico imposta dall’alto e affrettata.

Come funziona un motore a idrogeno?

Oltre alle innovative soluzioni proposte da Toyota con l’ammoniaca, è essenziale comprendere come funziona un motore a idrogeno, una tecnologia promettente che potrebbe rivoluzionare il settore automobilistico. I motori a combustione interna alimentati a idrogeno operano in modo simile ai tradizionali motori a benzina o diesel, ma utilizzano l’idrogeno come combustibile.

L’idrogeno viene immagazzinato in serbatoi speciali, iniettato nella camera di combustione e miscelato con l’aria. La miscela aria-idrogeno viene compressa e accesa da una scintilla, producendo una combustione che spinge il pistone verso il basso e genera forza meccanica. La combustione dell’idrogeno produce principalmente vapore acqueo come emissione, rendendo questo tipo di motore molto più pulito rispetto ai motori a combustione interna tradizionali.

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