Agenzia delle Entrate: maggiori controlli sui grandi contribuenti con livello di rischio elevato

Nadia Pascale

24/06/2022

Caccia agli evasori fiscali: dall’Agenzia delle Entrate arrivano nuove direttive con priorità ai grandi evasori che adottano schemi frodatori

Agenzia delle Entrate: maggiori controlli sui grandi contribuenti con livello di rischio elevato

L’Agenzia delle Entrate nella circolare 21/E del 20 giugno 2022 ha inviato linee guida alle Direzioni regionali e provinciali al fine di una più proficua attività di controllo e contrasto all’evasione. L’attività di contrasto deve essere diversificata in base alla categoria dei soggetti da sottoporre a controllo: Grandi Contribuenti, Pmi, persone fisiche. Ricordiamo che la lotta all’evasione fiscale è uno degli obiettivi del Pnrr e l’Unione Europea ha più volte chiesto all’Italia un maggiore impegno nella riscossione delle entrate tributarie fraudolentemente sottratte.

Tra i soggetti particolarmente attenzionati ci sono i grandi contribuenti, si tratta per lo più di grandi imprese e gruppi di imprese. L’Agenzia, nella premessa, sottolinea che i controlli devono essere effettuati prioritariamente al fine di far emergere comportamenti che rappresentano un’elevata pericolosità fiscale.

Questa viene rilevata quando sono attuati schemi frodatori anche attraverso l’utilizzo improprio dei crediti di imposta. In realtà sembra che questa tipologia di controllo mirato stia già dando i suoi frutti, infatti è notizia recente la scoperta di una truffa di valore pari a 5,6 miliardi di euro relativa al credito di imposta derivante dalla cessione del credito per il superbonus 110%.

Viene quindi suggerito alle Direzioni regionali e provinciali di studiare una strategia del controllo su posizioni selezionate cercando di coniugare il principio dell’equità a quello della proficuità amministrativa. Sembra che il suggerimento sia di attenzionare soprattutto i grandi evasori anche tralasciando le piccole frodi fiscali. Naturalmente questo non esime da adempimenti fiscali adeguati anche i piccoli contribuenti.

Fatta questa premessa, si cerca di capire come l’Agenzia delle Entrate abbia intenzione di prevenire e contrastare l’evasione fiscale posta in essere dai grandi contribuenti.

Attività di tutoraggio per i grandi contribuenti

La prima cosa da fare è capire chi sono per l’Agenzia delle Entrate i grandi contribuenti. Si tratta di soggetti che hanno un volume d’affari, ricavi o compensi superiori a 100 milioni di euro. Nei confronti di costoro è stata già avviata e deve essere intensificata l’attività di tutoraggio, un sistema di monitoraggio dei comportamenti posti in essere da tali soggetti utilizzando strumenti diversificati in base alla tipologia di attività e al settore economico di riferimento.

In merito alle attività di tutoraggio dei grandi contribuenti, la circolare dell’Agenzia delle Entrate sottolinea che, al fine di ottimizzare le risorse disponibili (ovvero: spendere poco, ma controllare soggetti che più di altri presentano profili di rischio, e quindi ottenere il massimo nel contrasto all’evasione fiscale) potrà essere svolto un aggiornamento sintetico della scheda di rischio se il contribuente, nei controlli degli anni precedenti, non ha presentato un elevato livello di rischio, o se questo non si è palesato nel concreto.

Non è considerato contribuente a elevato rischio quello dalle cui dichiarazioni e bilanci non emergano scostamenti importanti. Al verificarsi di tali condizioni, l’aggiornamento della scheda di rischio potrà avere come oggetto solo i dati delle dichiarazioni recenti.

Nella valutazione del livello di rischio è necessario anche tenere conto della propensione del contribuente alla realizzazione di un rapporto collaborativo con l’amministrazione finanziaria.

I controlli per il contrasto all’evasione fiscale dei grandi contribuenti

Le attività di controllo delle Direzioni regionali sarà inoltre supportata dall’Ufficio Analisi, Indagini e Controlli della Direzione Centrale Grandi Contribuenti e Internazionale.

L’Agenzia delle Entrate esorta gli uffici a utilizzare controlli con modalità che limitino il più possibile la necessità per i contribuenti, i loro rappresentanti e i dipendenti di recarsi presso le sedi, dando la priorità a forme di comunicazione che non comportino riunioni in presenza.

Per realizzare questo obiettivo possono essere utilizzate tutte le banche dati che sono nella disposizione dell’Agenzia delle Entrate. Ricordiamo che l’Agenzia è uno dei soggetti a cui le banche/intermediari finanziari, sebbene siano soggetti privati, sono tenute a dare informazioni relative ai loro clienti, tra cui anche la presenza di cassette di sicurezza, di cui non può essere però rivelato il contenuto. Si esortano le Direzioni a un coordinamento a livello nazionale e internazionale, inoltre si assicura adeguato supporto da parte della Guardia di Finanza, in questo modo è possibile procedere a controlli simultanei e multilaterali anche attraverso l’organizzazione di tavoli congiunti.

Tra gli obiettivi della Direzione centrale Grandi Contribuenti e Internazionale c’è anche il rafforzamento della cooperazione, al fine della corretta applicazione della disciplina sullo scambio automatico finanziario internazionale. Si tratta di uno strumento che consente di rilevare in modo semplice e automatico la presenza di depositi e conti all’estero.

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