L’esecutivo giallorosso punta a scongiurare la liquidazione per Air Italy, procedura che impedirebbe ai dipendenti di aver accesso alla cassa integrazione. Intanto i lavoratori danno il via ai presidi ma la compagnia assicura: “Nessuna lettera di licenziamento”
Tiene banco nelle ultime ore la questione Air Italy. La compagnia ha appena comunicato di non aver inviato nessuna lettera di licenziamento ai suoi 1.450 dipendenti.
Il secondo maggior vettore del Paese - per cui è stata decretata dal CdA la messa in stato di liquidazione lo scorso 11 febbraio - sarà ufficialmente operativo fino al prossimo 25 febbraio, mentre nel frattempo l’esecutivo giallorosso prova a scongiurare una procedura che allontanerebbe i dipendenti dagli ammortizzatori sociali e imporrebbe una seria limitazione al traffico aereo.
I lavoratori di Air Italy, davanti ai quali si presenta al momento uno scenario buio, provano a farsi sentire nel corso delle assemblee di Olbia e Malpensa, di concerto con i sindacati.
Nel pomeriggio odierno sono infatti andati in scena i due presidi, successivi di sole poche ore alle marce di questa mattina nei pressi dei punti di check-in di Air Italy e Qatar Airways.
Air Italy: il governo punta a prolungare l’attività
La posizione del governo italiano è apparsa palese fin dalle prime ore: cercare di prolungare le attività della compagnia, tenendo intanto aperta la porta a eventuali nuovi acquirenti.
Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico, si è detto in disappunto per la decisione rapida e inaspettata del CdA, così come il ministro dei Trasporti Paola De Micheli. Entrambi, chiedono a gran voce di evitare la messa in stato di liquidazione, che non tutelerebbe i dipendenti e arresterebbe una parte del traffico aereo.
Per questo Franco Maurizio Lagro ed Enrico Laghi, componenti del collegio liquidatori, sono stati messi di fronte alla esplicita richiesta di modificare la procedura, che “danneggia i lavoratori non garantisce il trasporto aereo sulla Sardegna”.
Intanto però dai vertici dell’azienda hanno assicurato di non aver inviato nessuna lettera di licenziamento ai dipendenti, contrariamente a quanto dichiarato da Rosario Caciuottolo della Uilt-Uil, secondo cui i sindacati avevano già per le mani ricevuto “1.500 lettere che diventeranno 1.500 volti e famiglie da rispedire al mittente”:
“Air Italy smentisce categoricamente quanto affermato da Rosario Caciuottolo della Uilt-Uil”,
hanno comunicato dalla compagnia.
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