Allarme FMI: intero pianeta in recessione senza precedenti, Italia tra le peggiori

C. G.

14/04/2020

Il nuovo allarme del FMI sul coronavirus: l’Italia e l’intero globo in recessione. Ecco cosa sta per accadere

Allarme FMI: intero pianeta in recessione senza precedenti, Italia tra le peggiori

Il nuovo allarme del FMI sul coronavirus non ha lasciato spazio a dubbi o interpretazioni di sorta.

Secondo gli esperti del fondo, ormai l’intero pianeta è in recessione a causa dell’emergenza COVID-19, che ha colpito alcune economie più violentemente di altre.

L’Italia, nello specifico, è sin da subito risultato uno dei Paesi più esposti alla crisi e secondo gli esperti nel 2020 si contrarrà in maniera decisa. I dati e le cifre pubblicate dal FMI hanno lasciato l’amaro in bocca.

L’allarme del FMI spiegato

Secondo gli esperti del Fondo Monetario Internazionale, il coronavirus ha ormai trascinato il mondo intero in una recessione che, con il passare del tempo si è rivelata più imponente del previsto. I dati dell’analisi hanno parlato chiaro.

Nell’anno corrente il PIL del globo crollerà del 3%. Una revisione drastica rispetto al +9,3% stimato a gennaio scorso. Per capire la portata di una flessione del genere basti pensare che nel post Lehman Brothers il Prodotto Interno Lordo del pianeta è sceso “soltanto” dello 0,6%.

A pesare, ha confermato il FMI, saranno soprattutto le nazioni recentemente industrializzate i cui ritmi di crescita si contrarranno in maniera decisa. La Cina, solo per fare un esempio, passerà dal +6,1% del 2019 al +1,2% del 2020.

Per le economie più avanzate il fondo ha previsto una contrazione del 6,1%, mentre per l’intera Eurozona un tonfo ancor più marcato, del 7,5%. Un contesto complicato e drammatico, nel quale si inserirà il caso italiano. Il Belpaese sarà uno dei più colpiti dal coronavirus, che determinerà un crollo del PIL di 9,1 punti percentuali. A far peggio in Europa sarà solo la Grecia (-10%).

In linea di massima, i principali tassi di (de)crescita per l’anno corrente saranno i seguenti:

  • Italia: -9,1%
  • Spagna: -8%
  • Eurozona: -7,5%
  • Francia: -7,2%
  • Germania: -7%
  • Regno Unito: -6,5%
  • USA: -5,9%
  • Cina: +1,2%
  • Mondo: -3%

Nel 2021 le cose andranno meglio:

  • Italia: +4,8%
  • Spagna: +4,3%
  • Eurozona: +4,7%
  • Francia: +4,5%
  • Germania: +5,2%
  • Regno Unito: +4%
  • USA: +4,7%
  • Cina: +9%
  • Mondo: +5,8%

Quello appena delineato, si noti, è lo scenario base del FMI, il che significa che le cose potrebbero persino peggiorare in caso di lockdown più lunghi del previsto.

I tre scenari peggiori

Se le cose andranno peggio del previsto per il pianeta si apriranno tre scenari delineati dal fondo.

  1. Recessione del 6%: l’emergenza si rivelerà più difficile del previsto da gestire e durerà più a lungo.
  2. Nuova ondata di COVID nel 2021: la ripresa auspicata non ci sarà.
  3. Ripresa più lunga del previsto + nuova ondata nel 2021: una combinazione dei due scenari precedenti che anche il prossimo anno farebbe crollare il PIL mondiale.

Il caso Italia

Come anticipato, il World Economic Outlook del FMI ha previsto per il PIL italiano una contrazione del 9,1% nel 2020. Una revisione drastica (di 9,6 punti percentuali) rispetto alle stime di gennaio.

A livello mondiale, nell’anno corrente faranno peggio di Roma soltanto il Libano (-12%), il Venezuela (-15%), Macao (-29,6%) e la Grecia (-10%).

Per gli esperti del FMI però le cose torneranno a girare nel 2021, quando l’economia tricolore metterà a segno una crescita del 4,8%, comunque insufficiente a compensare il tracollo dell’anno corrente.

A peggiorare nel 2020 saranno anche le dinamiche del mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione balzerà dal 10% al 12,7%, ma tornerà al 10,5% soltanto il prossimo anno.

Il coronavirus, ha confermato il FMI, si lascerà alle spalle un 2020 da dimenticare sia per l’Italia che per l’economia dell’intero pianeta.

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# FMI

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