L’Ema ha aperto un’indagine per verificare i rischi legati all’assunzione dei farmaci contro influenza e raffreddore contenenti pseudoefedrina: ecco i sintomi a cui stare attenti.
Allarme per alcuni farmaci per il raffreddore e l’influenza contenenti pseudoefedrina: l’Ema ha avviato un’indagine per verificare se ci sia un rischio legato alla loro assunzione. In particolare il sospetto è che il loro uso possa essere legato a patologie dei vasi sanguigni del cervello, ovvero la sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (Pres) e quella da vasocostrizione cerebrale reversibile (Rcvs).
La revisione dell’Agenzia europea del farmaco fa seguito a un numero limitato di casi. È partita dopo la richiesta dell’agenzia francese dei medicinali che è stata allertata dopo un numero non elevato di casi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile e di sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile, registrati dopo l’uso di farmaci contenenti questa sostanza.
In particolare la segnalazione è partita dopo aver riscontrato dieci casi, riguardanti comunque persone che presentavano già alcuni fattori di rischio. La revisione verrà condotta dal Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Prac) dell’Ema: spetterà a quest’organo trasmettere una serie di raccomandazioni al Comitato per i medicinali per uso umano che adotterà quindi un parere. Alla fine sarà la Commissione Ue a emettere una decisione vincolante per tutti gli Stati membri.
Quali sono i farmaci su cui indaga l’Ema
I prodotti su cui l’Ema ha avviato l’indagine sono quelli contenenti pseudoefedrina. La lista comprende Actifed, Aerinaze, Aspirin Complex, Clarinase, Humex rhume e Nurofen Cold and Flu. L’Ema ha sottolineato che era già noto che questi farmaci possono presentare un rischio di “eventi ischemici cardiovascolari e cerebrovascolari”, tra cui anche ictus e infarto.
I farmaci con pseudoefedrina verranno ritirati?
L’Ema deciderà solo in un secondo momento se questi farmaci potranno rimanere in commercio o se bisognerà invece procedere con il loro ritiro. Questi farmaci vengono presi da soli o con altri medicinali per il trattamento dei sintomi da raffreddore e influenza, quindi dalla febbre al mal di testa, dal dolore alla rinite allergica.
Farmaci contro raffreddore e influenza e il rischio ischemia
Le due patologie segnalate per queste persone che hanno assunto i farmaci con pseudoefedrina possono comportare anche un ridotto afflusso di sangue al cervello, ovvero un’ischemia. Che, in alcuni casi, può causare anche ulteriori complicazioni gravi e pericolosi anche per la vita dell’individuo.
I sintomi a cui prestare attenzione
I sintomi più comuni, a cui prestare attenzione, possono comprendere il mal di testa, la nausea e le convulsioni. In particolare i medicinali con pseudoefedrina provocano il restringimento dei vasi sanguigni e questo comporta una riduzione della quantità di fluido rilasciato dai vasi, con minore produzione di muco nel naso.
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