Programma Alleanza Verdi-Sinistra europee 2024: pdf e punti principali

Alessandro Cipolla

6 Giugno 2024 - 11:12

Alleanza Verdi-Sinistra, il programma elettorale per le elezioni europee 2024: il testo completo in pdf anche in download e le principali proposte per l’Europa dei rossoverdi.

Programma Alleanza Verdi-Sinistra europee 2024: pdf e punti principali

Programma elettorale Alleanza Verdi-Sinistra elezioni europee 2024: la lista rossoverde sarà di nuovo in campo anche in occasione del voto comunitario che si terrà il prossimo 8 e 9 giugno in concomitanza con il primo turno delle elezioni amministrative e le regionali in Piemonte.

L’obiettivo di Alleanza Verdi-Sinistra in queste elezioni europee è quello di superare la soglia di sbarramento del 4% a livello nazionale, così da poter portare propri deputati a Bruxelles e Strasburgo.

Avs così ha deciso di puntare su dei candidati dai nomi altisonanti: da Ignazio Marino a Mimmo Lucano fino a Ilaria Salis, la docente milanese arrestata mesi fa in Ungheria dove ora è stata messa ai domiciliari in attesa della conclusione del suo processo.

Per quanto riguarda invece il programma elettorale, sono molti i richiami ai temi più cari alla sinistra e ai Verdi: dalla pace all’ambientalismo fino al lavoro e alle politiche sociali.

Vediamo allora nel dettaglio quali sono le principali proposte contenute nel programma elettorale di Alleanza Verdi-Sinistra per le elezioni europee 2024, con la versione completa in formato pdf che può essere consultata e scaricata tramite il box presente in calce all’articolo.

Alleanza Verdi-Sinistra: programma elettorale elezioni europee 2024

Il programma elettorale di Alleanza Verdi-Sinistra per le elezioni europee 2024 si intitola “Il coraggio di osare”: ecco quali sono le principali proposte per l’Europa elaborate dalla lista rossoverde.

Pace

  • Assumere l’onere di una grande iniziativa diplomatica convocando una conferenza multilaterale per la pace e la sicurezza.
  • Inserire il “ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” nel Trattato sull’Unione europea.
  • Interrompere le forniture militari e creare un quadro che consenta un cessate il fuoco nel conflitto russo-ucraino, il ritiro delle truppe di occupazione russa e l’avvio di negoziati per una pace duratura.
  • Riconoscere lo Stato di Palestina sulla base dei confini del 1967 e garantire la coesistenza nella libertà, nella pace e nella democrazia dei due popoli nelle rispettive integrità territoriali.

Riforme

  • Avviare un processo costituente per un’Europa unita, solidale e democratica attraverso la convocazione una Convenzione per una riforma dei Trattati che preveda, tra le altre cose, il diritto di iniziativa legislativa per il Parlamento ed il superamento del voto all’unanimità in Consiglio nelle materie in cui ancora vige.
  • Creare una vera cittadinanza federale europea, dotata di un autonomo nucleo di diritti individuali e collettivi, civili, politici, economici e sociali.
  • Introdurre una legislazione esaustiva sulle attività di lobbying a livello europeo.

Ambiente

  • Istituire un Fondo europeo per gli investimenti ambientali e sociali di almeno 2.000 miliardi di euro, per finanziare investimenti green, trasporto pubblico ed efficientamento energetico delle case, favorendo le persone con maggiore difficoltà economiche nell’accesso agli incentivi.
  • Costruire un ambizioso pacchetto legislativo “Fit for 1.5°C” che punti a ridurre le emissioni climalteranti di almeno il 65% entro il 2030 per poter raggiungere la neutralità climatica già entro il 2040.
  • Escludere il nucleare e la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica dalle tecnologie strategiche e dai progetti prioritari del Regolamento Net Zero Industry Act.
  • Decarbonizzare la finanza, coinvolgendo la BCE nell’adozione di politiche monetarie che promuovano gli investimenti verdi.
  • Mettere fine all’era dei combustibili fossili, a partire da un piano dettagliato per cessare l’uso di carbone entro il 2030 e di petrolio e gas tra il 2035 e il 2040, con l’impegno entro quell’anno di avere un’Europa alimentata al 100% da energie rinnovabili.
  • Vietare ogni nuovo sfruttamento dei combustibili fossili nell’Unione Europea.

Mobilità

  • Promuovere investimenti sulle reti elettriche verso quelle più potenti e flessibili, così che ogni Paese possa essere in grado di pianificare colonnine sufficienti per la ricarica di veicoli elettrici in previsione del termine previsto per il 2035 sul motore a combustione.
  • Potenziare il trasporto pubblico urbano e i sistemi di mobilità elettrica, lenta e condivisa, con particolare attenzione al trasporto su ferro, a reti ciclabili sicure e a mezzi di mobilità elettrica (biciclette, auto e bus), con previsione di gratuità per il pubblico gratuito Under 30 e Over 65.
  • Investire sul trasporto notturno ferroviario per ridurre l’uso di voli a corto raggio, anche attraverso la creazione di una piattaforma di biglietteria europea, con l’obiettivo di vietare i voli all’interno dell’Unione europea quando esistono alternative valide e sostenibili, esclusi i collegamenti internazionali.
  • Eliminare i jet privati, con divieto di voli a corto raggio dove esistono alternative sostenibili e introdurre una tassa per i frequent flyer, eccezion fatta per le regioni insulari.

Rifiuti

  • Approvare una Direttiva sulla gestione sostenibile delle risorse allo scopo di ridurre del 66% la quantità di materie prime consumate annualmente rispetto al 2022.
  • Ridurre l’utilizzo della plastica, tramite ricerca nell’innovazione nei materiali e riciclo di almeno il 90%, oltre che il contenimento dell’impiego nei settori chiave: imballaggi, edilizia e automotive. Introdurre una tassa sulla plastica e sistemi di deposito cauzionale e di disincentivazione della plastica monouso. Passaggio alle bioplastiche da fonti rinnovabili.

Economia

  • Garantire una revisione delle regole di governance economica che cancelli una volta per tutte la stagione dell’austerità e superi la recente riforma per allinearla invece al raggiungimento dei diritti contenuti nel Pilastro Europeo dei Diritti Sociali.
  • Fornire agli Stati membri il margine di manovra necessario per finanziare gli investimenti per una transizione equa, che si accompagni ad un fondo europeo di transizione per lo sviluppo socioeconomico e per i beni comuni, da finanziarsi attraverso l’emissione di Eurobond.
  • Convocare una conferenza europea sul debito, con lo scopo di raggiungere un accordo per la ristrutturazione e la mutualizzazione da parte della BCE di quella parte del debito pubblico di tutte le economie dell’area dell’euro che superi il 60% del PIL dei singoli paesi. Ciò potrebbe avvenire attraverso uno scambio di obbligazioni esistenti con nuove obbligazioni, acquistate dalla BCE al valore nominale con un tasso di interesse dello 0 % e con l’obiettivo di mantenerle in perpetuo nel proprio bilancio.
  • Trasformare la Banca europea per gli investimenti (BEI) in una vera e propria “banca del clima”, accelerando la decarbonizzazione delle sue attività di prestito e subordinando l’ammissibilità delle imprese ai programmi cofinanziati dalla BEI a criteri ecologici e sociali.

Fisco

  • Adottare una Carbon Tax, ovvero un’imposta sulle aziende che non rispettano gli standard ambientali, anche per i prodotti extra UE al fine di contrastare il dumping sociale e ambientale.
  • Introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie, che copra azioni, obbligazioni e derivati, con un’aliquota sufficientemente alta da scoraggiare la speculazione.
  • Adottare un’imposta europea sui grandi patrimoni, sul modello di quanto proposto nell’Iniziativa dei Cittadini Europei “La grande ricchezza”.
  • Approvare un’imposta sulle pratiche degli ultra-ricchi che favoriscono il cambiamento climatico e sui beni di lusso, compresi yacht e jet privati.
  • Redigere una lista nera di tutti i paradisi fiscali, basata su criteri di equità fiscale (aliquota minima effettiva e criteri di attività economica reale) e che includa anche i paradisi fiscali europei. Affidare la stesura di questa lista ad un organo democratico e trasparente.
  • Combattere la concorrenza fiscale aggressiva all’interno dell’Unione Europea, anche attraverso l’armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie e i redditi da capitale. A questo proposito abolire l’unanimità in Consiglio sulla politica fiscale, così da impedire il veto dei paradisi fiscali interni.

Sociale

  • Approvare una direttiva quadro per un reddito minimo europeo, parametrato per garantire in ogni paese membro il livello minimo di sussistenza socio-culturale e una protezione sicura contro la povertà in ogni circostanza.
  • Adottare un quadro normativo europeo che consenta alle autorità locali di limitare realmente le attività di piattaforme come Airbnb, al fine di alleggerire il mercato degli affitti ed evitare l’esplosione dei prezzi.
  • Mettere in campo una strategia sociale europea che preveda anche una garanzia per l’accesso alla casa, al cibo, all’acqua e all’energia per i membri più vulnerabili della società.

Salute

  • Garantire il diritto alla salute e ritornare al modello di sanità pubblica e di copertura universale delle cure, equa e gratuita, con un budget sufficiente e servizi che rimuovano le barriere economiche non legate alla razionalità sanitaria e senza alcuna esclusione per le persone residenti in qualsiasi Paese dell’Unione Europea.
  • Promuovere la legalizzazione della cannabis per sostituire le politiche repressive fallite con una politica efficace di salute pubblica, e soprattutto per fermare la distribuzione da parte della criminalità organizzata di cannabis con concentrazioni cinque volte superiori di tetraidrocannabinolo che crea danni neurologici significativi nei nostri ragazzi.
  • Escludere le spese per la sanità e la protezione sociale dai limiti di spesa imposti dal Patto di Stabilità e stabilire che non siano oggetto di raccomandazioni di bilancio nel contesto del semestre europeo.

Lavoro

  • Combattere il dumping sociale favorendo gli aumenti salariali e sostenere la convergenza verso l’alto dei redditi e delle condizioni di lavoro, anche attraverso l’introduzione di un quadro europeo che promuova l’aumento dei salari e un’azione più incisiva a livello UE per eliminare il divario retributivo di genere.
  • Adottare una direttiva per indicizzare i salari all’inflazione in tutti gli Stati membri.
  • Definire uno statuto europeo del lavoro, così da definire una base minima comune di diritti nei diversi Stati, per evitare la concorrenza e i danni che questa provoca a tutte e tutti coloro che lavorano.
  • Ridurre la durata massima della settimana lavorativa a parità di salario.

Immigrazione

  • Riformare profondamente l’attuale Patto sulla migrazione e l’asilo seguendo un nuovo approccio basato sui principi di umanità, solidarietà e di responsabilità condivisa.
  • Rinegoziare in particolare il Sistema europeo comune di asilo, consentendone il pieno esercizio in linea con gli impegni internazionali e cambiando la logica del regolamento di Dublino e all’approccio degli hotspot, al fine di alleggerire l’onere per gli Stati di frontiera e garantire un’equa condivisione delle responsabilità tra gli Stati membri dell’UE.
  • Monitorare gli standard sulle procedure di asilo nazionali, le condizioni di accoglienza e verificare che le garanzie corrispondenti al diritto internazionale siano effettivamente applicate in tutti gli Stati membri.
  • Consentire alle persone che fuggono da violenze e persecuzioni a causa del loro genere o orientamento sessuale di beneficiare del diritto di asilo.

Diritti

  • Garantire l’uguaglianza per le persone LGBTQIA+, in particolare attraverso il riconoscimento reciproco dei diritti e doveri familiari anche in materia di tutela dei figli.
  • Garantire la parità di diritti per le coppie dello stesso sesso uniformando la legislazione su unioni civili, matrimonio, adozione e filiazione.
  • Garantire l’accesso libero alla procreazione medicalmente assistita (PMA) a tutte le donne single o in coppia, indipendentemente dal loro stato civile.
  • Garantire il diritto a un fine vita dignitoso, rispettando le scelte individuali e le richieste di chi si trova in condizioni di sofferenza irreversibile. Difendere la generalizzazione del diritto alla morte assistita in Europa e facilitarne l’accesso ai cittadini e alle cittadine che lo desiderano nei Paesi in cui è già legale.
  • Garantire la parità di retribuzione tra uomini e donne, in particolare estendendo a tutte le aziende la direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni.
  • Rafforzare la direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne introducendo il principio che senza consenso non è atto sessuale ma stupro.

Agricoltura

  • Ripensare la Politica Agricola Comune (PAC) sulla base delle strategie Farm to Fork e Biodiversity rafforzando le condizioni ecologiche, sociali e di benessere degli animali che i Paesi membri devono implementare nei piani strategici nazionali.
  • Ridistribuire i fondi della PAC in modo più efficace verso i piccoli produttori, passando da un sistema di aiuti per ettaro a un sistema di aiuti limitati per attività che includa criteri sociali e ambientali a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici del settore.
  • Rivalutare il Regolamento SUR sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, il vincolo di non coltivare il 4% dei terreni destinati a seminativi e le misure ambientali della nuova Politica Agricola Comune (PAC).
  • Rivedere gli accordi di libero scambio e interrompere definitivamente i negoziati con il Mercosur.
Programma elettorale Alleanza Verdi-Sinistra elezioni europee 2024
Fonte verdisinistra.it

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