Il capo politico dei 5 Stelle ricorda che «non ci sono Regioni di serie B», e che l’allerta meteo vige anche su altre città italiane
“Venezia è nel dramma, ma non solo Venezia. Altre città e Regioni sono state travolte dal maltempo”, ricorda Luigi Di Maio, capo politico dei 5 Stelle e ministro degli Esteri. “Penso alla Basilicata con Matera - la capitale europea della cultura - penso alla Puglia, alla Calabria, alla Sicilia. E nessuno ne parla. Nessuno. Non esistono regioni di serie B”, scrive Di Maio in un post su Facebook, pubblicando una foto di Matera colpita dalla tempesta.
Maltempo, Di Maio: “No regioni di serie B”
Venezia si appresta a passare un’altra giornata difficile, con l’acqua alta che dovrebbe arrivare domenica a 160 cm.
Il picco di martedì a 187 cm, la stima da 1 miliardo di euro di danni e la polemica sul Mose hanno fatto concentrare l’attenzione di media e politica sulla città dei canali, ma secondo Di Maio “dobbiamo occuparci di ogni singolo italiano, di ogni singola famiglia, di ogni singolo lavoratore, di ogni singolo commerciante”.
Il capo politico del M5S ricorda in particolare le Regioni del Sud, anch’esse in allerta meteo. Di Maio afferma di aver sentito il sindaco di Ispica, in Sicilia. “Anche in quella zona sono morte delle persone [...]. Bisogna intervenire, analizzando velocemente tutte le richieste che vengono dai diversi comuni italiani per lo stato di emergenze. L’Italia sia unita, perché unita trova la sua forza”.
Di Maio convoca Consiglio dei ministri su allerta meteo
Luigi Di Maio ha quindi annunciato un Consiglio dei ministri sullo stato di emergenza nelle differenti aree del Paese.
“Nelle prossime ore porteremo in Consiglio dei ministri gli stati di emergenza chiesti da tutte le aree investite dall’ondata di maltempo”.
Fra i danni dell’emergenza, Coldiretti annovera anche milioni di danni all’agricoltura.
Meteo, allerta su Firenze, Pisa e Torino
E in effetti, oltre a Venezia, l’allerta meteo sta coinvolgendo via via sempre più città italiane. Le autorità di Firenze e Pisa sono sul chi vive, mentre si monitora il repentino innalzamento delle acque dell’Arno durante la notte a causa delle forti piogge.
La protezione civile del capoluogo toscano ha invitato la popolazione a “non sostare vicino ad argini e sponde” dell’Arno. A Pisa è codice rosso.
Sotto osservazione anche il Po, che attraversa Torino. Il livello del fiume più lungo d’Italia è cresciuto di un metro e mezzo nel corso delle ultime 24 ore.
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