Lo scorso 21 ottobre la compagnia low cost egiziana ha annunciato di aver presentato istanza di fallimento. Tutti i voli sono stati cancellati.
Il trasporto aereo si conferma in forte crescita ed è tornato ai livelli pre pandemia. Lo scorso anno sono stati 197.128.729 i passeggeri che hanno usufruito dei servizi trasporto aereo commerciale transitati negli aeroporti italiani da rotte nazionali e internazionali, con un incremento del 20% rispetto al 2022. A farla da padrone sono ancora le compagnie low cost che hanno trasportato il 56% del totale dei passeggeri. Compagnie che negli ultimi anni sono cresciute come funghi. Ma non sempre il settore del trasporto aereo si conferma vincente e profittevole.
Solo nel 2024 sono state tante le compagnie low cost che hanno alzato bandiera bianca dichiarando fallimento. Air Malta, FlyArna dell’Armenia e la compagnia aerea LIAT che serve Antigua e Barbuda hanno dichiarato fallimento lo scorso gennaio. Stessa sorte per Lynx Air e Canada JetLines che servono il territorio nordamericano. Ad inizio ottobre la Spirit Airlines stava valutando l’ipotesi bancarotta salvo poi salvarsi in extremis grazie ad un accordo di rifinanziamento.
Non è andata così per la compagnia aerea low-cost e charter egiziana flyEgypt che lo scorso 21 ottobre ha annunciato di aver presentato istanza di fallimento cancellando immediatamente tutti i voli in partenza dall’aeroporto internazionale del Cairo e dall’aeroporto internazionale di Sharm El Sheikh. La compagnia avrebbe creditori anche in Italia.
La compagnia flyEgypt dichiara bancarotta
Con effetto immediato dal 21 ottobre la compagnia low cost egiziana flyEgypt ha cancellato tutti i voli in programma fino a fine mese annunciando istanza di fallimento. Siccome a corto di fondi, la compagnia ha anche cercato di avviare una liquidazione che però l’autorità di regolamentazione locale, Egyptian Civil Aviation Authority (ECAA), ha al momento negato. La compagnia avrebbe debiti con tour operator egiziani ma anche con agenzie in Germania e Italia.
FlyEgypt al momento non ha rilasciato dichiarazioni e non ci sono aggiornamenti nemmeno su come dovrà comportarsi chi ha già acquistato un biglietto aereo per volare con loro. Non ci sono indicazioni sui rimborsi che, essendo la compagnia a corto di fondi, al momento risulta difficile ricevere.
FlyEgypt è stata fondata nel 2014 e ha iniziato i suoi primi voli il 12 febbraio 2015. È una società privata sostenuta dal capitale della Talaat Moustafa Group. Nonostante i buoni propositi, non si è mai espansa abbastanza da poter operare voli più lunghi per i turisti provenienti dall’Europa, ma veniva spesso scelta dai visitatori provenienti dai paesi del Medio Oriente. Infatti serviva le seguenti destinazioni di linea: Egitto, Giordania, Kuwait, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti. Con voli charter messi a disposizioni dei tour operator effettuava collegamenti anche da scali italiani e della Germania.
I trasporti avvenivano tramite 9 aerei in leasing: sette Boeing 737-800 e due Boeing 737-700. Alla fine la compagnia ha perso tutti gli aeromobili non rinnovando i contratti di leasing alla scadenza. Gli resta soltanto un aereo in flotta al momento.
La liquidazione consentirebbe alla compagnia di risolvere le controversie con i creditori, sopratutto quelli tedeschi e italiani. L’ECAA ha affermato che i dettagli dell’accordo devono essere elaborati prima di procedere.
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