Amazon dice no allo smart working. Sei d’accordo? Il sondaggio

Alessandro Cipolla

19/09/2024

Il sondaggio di Money.it: sei d’accordo con la scelta di Amazon di addio allo smart working con i suoi dipendenti che dal 2025 torneranno in ufficio cinque giorni su cinque?

Amazon dice no allo smart working. Sei d’accordo? Il sondaggio

Amazon dice no allo smart working. Sei d’accordo? Questo è stato il sondaggio che Money.it ha voluto proporre ai suoi lettori ora che, a partire dal 2025, il colosso americano fondato da Jeff Bezos - una delle persone più ricche al mondo - ha deciso di far tornare in ufficio cinque giorni su cinque il suo milione e mezzo di dipendenti tra corporate ed operations.

SONDAGGIO CHIUSO QUI I RISULTATI

Attualmente i lavoratori di Amazon possono fare due giorni di smart working a settimana e i restanti tre in ufficio, ma tutto questo finirà a partire dal nuovo anno anche se i dipendenti potranno avere la possibilità di lavorare da casa in caso di malattia di un figlio, un’emergenza domestica, un viaggio aziendale o semplicemente per l’esigenza di programmare il proprio lavoro in un ambiente più isolato.

L’anno prima del mio ingresso - ha spiegato il ceo di Amazon, Andy Jassy - avevamo un fatturato di 15 milioni di dollari, quest’anno dovrebbe essere al di sopra dei 600 miliardi di dollari. In generale, il contatto umano, lo stare insieme porta molti più vantaggi. Abbiamo osservato che è più facile per i nostri compagni di squadra apprendere. L’insegnamento e l’apprendimento reciproco sono più fluidi. Gli ultimi 15 mesi di lavoro, tre alla settimana in presenza, hanno rafforzato la nostra convinzione sui vantaggi”.

Il ritorno del lavoro sempre in presenza però, oltre a dei problemi logistici e di spazi, potrebbe portare a un’ondata di dimissioni da parte dei dipendenti di Amazon, un fenomeno questo che di recente ha interessato anche i lavoratori italiani.

Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è stato quello di capire se i lettori sono d’accordo o meno con la scelta fatta sa Amazon in tema di smart working.

Amazon e lo stop allo smart working: il sondaggio

Il sondaggio di Money.it è arrivato nel momento in cui gli ultimi dati in Italia parlano di un 12% di lavoratori che usufruiscono - anche parzialmente - dello smart working, con Germania, Francia e Spagna che comunque hanno livelli più alti.

Come ben noto lo smart worlking da noi è stato a lungo scarsamente praticato, diventando poi di colpo indispensabile durante il periodo buio del Covid. Ora che la pandemia fortunatamente è alle spalle, molti dipendenti hanno continuato a lavorare da casa per alcuni giorni a settimana.

Una situazione simile a quella attuale ad Amazon, con i dipendenti che possono fare due giorni a settimana di smart working mentre nei restanti tre giorni si recano in ufficio. Stando a quanto dichiarato dal ceo Andy Jassy, dal 2025 però tutti torneranno al lavoro sempre in presenza salvo specifiche eccezioni.

Quando guardiamo indietro agli ultimi cinque anni - ha spiegato Jassy nella sua lettera -, continuiamo a credere che i vantaggi dello stare insieme in ufficio siano significativi. Abbiamo osservato che è più facile per i nostri compagni di squadra apprendere, modellare, mettere in pratica e rafforzare la nostra cultura. E poi ancora collaborare, fare brainstorming e inventare sono più semplici ed efficaci”.

Tornare di colpo indietro al periodo pre-Covid azzerando lo smart working non sarà di certo facile per Amazon e i suoi dipendenti. Per prima cosa ci sono problemi di spazio, visto che in molti negli ultimi anni non hanno avuto più delle postazioni fisse, ma condivise con altri colleghi.

Poi c’è il fatto che il lavoratore ormai ha modellato il proprio stile di vita in base alla possibilità di lavorare da casa in alcuni giorni della settimana, oltre ai vari benefici dello smart working in termini di minori spese, minori emissioni dovute agli spostamenti e tempi di viaggio annullati per recarsi a lavoro.

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