Indiscrezioni parlano di un riconoscimento della carta di credito direttamente dal palmo delle mani degli utenti. I dettagli
Amazon sta lavorando a un riconoscimento diretto della carta di credito dalla mano degli utenti. L’indiscrezione arriva dal Wall Street Journal, secondo cui il progetto futuristico del colosso di Jeff Bezos sarebbe già in avvio.
La compagnia punterebbe a consentire ai clienti di collegare le informazioni della carta di credito alle proprie mani, in modo che possano fare acquisti utilizzando semplicenete il palmo delle mani nei punti vendita.
Il piano - fanno sapere fonti vicine all’azienda - sarebbe alle sue prime fasi, ma la società avrebbe già dato vita a una fitta rete di contatti e partnership con colossi del calibro di Visa (per testare i terminali), Mastercard, JPMorgan, Wells Fargo e Synchrony Financial per discutere e confrontarsi circa le opportunità del progetto.
LEGGI ANCHE: Amazon aprirà un nuovo quartier generale a New York
Amazon vuole trasformare la tua mano in una carta di credito
Già diversi mesi fa Amazon aveva depositato un brevetto che parlava di un “sistema di identificazione biometrica senza contatto, dotato di scanner manuale”, al fine di produrre digitalmente l’immagine del palmo di una persona.
La notizia offre una panoramica piuttosto ampia sui piani della compagnia, che punta a rivoluzionare le modalità in cui le persone fanno acquisti nei negozi fisici, e su come il tutto potrebbe integrarsi con i colossi finanziari, così da entrare a far parte della quotidianità.
Il colosso di Jeff Bezos ha già in programma di estendere i punti Amazon Go, ovvero quelli che consentono di acquistare senza casse o checkout, oltre a puntare sempre di più sul suo servizio di pagamento Amazon Pay.
Dovrà però anche rispondere alle preoccupazioni delle realtà che emettono le carte e dei clienti, su come i terminali rileveranno eventuali frodi e sullla quantità di informazioni personali che l’azienda riceverà nel corso di operazioni simili.
I dati raccolti dai terminali potrebbero essere archiviati sul cloud di Amazon e utilizzati per studiare le abitudini di spesa dei consumatori sulla piattaforma, secondo quanto scritto dal Wall Street Journal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA