Obiettivo emissioni zero entro il 2050 per salvare l’ambiente: ma quanto costerà a livello globale questo importante traguardo? Le cifre - ingenti - in uno studio.
Salvare l’ambiente e raggiungere l’obiettivo zero emissioni di gas inquinanti entro il 2050: l’impegno è ormai a livello globale.
Nel giorno in cui anche in Europa si è parlato molto della rivoluzione green da attuare in fretta, arriva un rapporto di Energy Transitions Commission svelato da Reuters.
La sigla indica una coalizione mondiale che comprende 40 membri, tra i quali grandi aziende di energia, società industriali e istituzioni finanziarie come ArcelorMittal, HSBC, BP, Shell, Orsted e Bank of America. Sono accomunati dall’impegno a raggiungere un’economia senza emissioni di carbonio entro metà secolo.
Come riuscire a centrare l’obiettivo? Sicuramente puntando su investimenti sostenibili. Lo studio li ha quantificati: per azzerare le emissioni nel mondo servono migliaia di miliardi di dollari.
leggi anche
Il Recovery Fund secondo l’UE: risorse al green e al digitale. Ecco il piano von der Leyen
Obiettivo zero emissioni: a quale prezzo?
Il raggiungimento di zero emissioni nette entro la metà del secolo costerà tra 1.000 e 2.000 miliardi di dollari all’anno in investimenti aggiuntivi.
Una somma che rappresenta l’1-1,5% del PIL globale: questa la conclusione del rapporto di Energy Transitions Commission.
Numeri importanti, a sottolineare il traguardo ambizioso: per limitare il riscaldamento globale di 1,5 gradi Celsius in questo secolo, le emissioni mondiali di gas serra dovranno raggiungere lo zero netto.
Il banco di prova per capire in quale direzione si stanno davvero indirizzando gli Stati saranno i prossimi decenni: o gli investimenti nella sostenibilità saranno davvero corposi, o non ci sarà più tempo per la rivoluzione green. E per salvare il pianeta dalla catastrofe ambientale.
Investire subito nell’energia pulita: questa la svolta
Dove concentrare gli investimenti per arrivare a zero emissioni a livello globale?
Il rapporto evidenzia che sarà necessario apportare notevoli miglioramenti all’efficienza energetica.
La fornitura annuale globale di elettricità dovrà aumentare da quattro a cinque volte per raggiungere 90.000-115.000 terawattora. Inoltre, il ritmo annuale della capacità eolica e solare dovrà essere superiore di cinque-sei volte la soglia raggiunta nel 2019.
I settori dell’edilizia, dei trasporti e dell’industria devono essere elettrificati e l’idrogeno dovrebbe essere utilizzato nei casi in cui ciò non è possibile. L’eventuale consumo energetico rimanente dovrebbe essere de-carbonizzato utilizzando la cattura e lo stoccaggio del carbonio e la bioenergia sostenibile.
Il co-presidente dell’ETC, Adair Turner ha spiegato che:
“Non c’è dubbio che sia tecnicamente ed economicamente possibile raggiungere l’economia a zero emissioni di carbonio di cui abbiamo bisogno entro il 2050; e zero deve significare zero, non un piano che si basa sull’uso permanente e su larga scala di compensazioni per bilanciare le emissioni continue”
Occorre il massimo rigore, quindi, secondo lo studio. Investimenti ogni anno e politiche mirate e continuative: questi gli strumenti per soddisfare l’impegno.
Per quanto riguarda i Paesi, per esempio, la Cina ha le risorse e la tecnologia per diventare un’economia ricca e sviluppata senza emissioni di carbonio entro il 2050.
Tutte le nazioni in via di sviluppo dovrebbero essere in grado di raggiungere le emissioni nette zero entro il 2060 al più tardi, ma richiederanno investimenti nello sviluppo per attirare investitori verdi privati.
C’è poi l’Europa: la presidente della commissione UE Ursula von der Leyen ha lanciato l’obiettivo continente europeo primo al mondo con zero emissioni nel 2050.
Il Recovery Fund aiuterà con gli investimenti, che, come mostrato dallo studio, sono richiesti in ingenti quantità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA