Analizzando le operazioni di un semplice trading system trend-following sul WTI Future è emerso che è ancora presto per operazioni long. Vediamo quali sono le condizioni che permettono al sistema di trading di sfruttare i movimenti sia al ribasso che al rialzo dell’oro nero
Lasciando per un momento da parte tutte le notizie, i rumors e i fattori macroeconomici che possono influenzare l’andamento del petrolio, affidiamoci alla sola statistica. Molti si stanno chiedendo se il rialzo del petrolio è ancora sostenibile dopo il forte up-trend messo a segno da inizio anno.
Specie dopo le parole di Trump, che ha invitato l’OPEC a “prendersela con più calma” relativamente ai tagli sulla produzione programmati dal Cartello. Se si lasciano in disparte questi fattori concentrandosi su un approccio di tipo sistematico non si avrà la sicurezza di essere profittevoli, ma si potranno comprendere alcune dinamiche utili per la futura operatività supportate dal peso della statistica.
Trading system trend-following su WTI
Con poche e semplici condizioni si è in grado di implementare un sistema trend-following profittevole nel lungo termine. Nel periodo di backtest considerato, ovvero da inizio 2000, un semplice sistema che opera long e short si è dimostrato profittevole e decorellato dalle fasi di ribasso del future WTI durante i periodi di ribasso. Vediamo i dettagli.
Trading system su WTI future. Fonte: Bloomberg
Questo è particolarmente evidente dopo il crollo del 2008; da quell’anno infatti i profitti del trading system hanno registrato una costante crescita, nonostante il future sul WTI abbia oscillato all’interno di un’ampia area di prezzi compresa tra i 70 e 115 dollari al barile. Fatto che rafforza la bontà dell’algoritmo dal momento che un’operatività simile produce i maggiori profitti solitamente solo all’interno di chiari trend, idealmente costanti e con bassa volatilità.
Le condizioni del Trading System
Il trading system che abbiamo implementato sul petrolio mira quindi a catturare i movimenti direzionali evidenziati da un semplice incrocio di medie mobili (corta a 8 periodi e lunga a 20 periodi).
In sostanza, quando la media a 8 giorni interseca al rialzo quella a 20 periodi viene determinata una tendenza rialzista, al contrario, quando la media a 8 giorni interseca al ribasso la 20 periodi, viene determinata una tendenza ribassista. A queste condizioni abbiamo aggiunto un ulteriore condizione che determinerà il vero ingresso a mercato, usando un’oscillatore di momentum.
«Buy the dips e sell the rips» con l’oscillatore RSI
Oltre alle condizioni dettate da un mero concetto trend-following abbiamo inserito un ulteriore condizione tipica di una filosofia mean-reverting: buy the dips e sell the rips, ovvero compra basso dopo un significativo calo dei prezzi e vendi alto dopo un forte apprezzamento.
Questi concetti, apparentemente logici, vanno però contestualizzati a quella che è la struttura di mercato, evidenziata dalla relazione delle due medie mobili precedentemente menzionate. In pratica, se le medie mobili a 8 e 20 giorni sono incrociate al rialzo, indicando una tendenza rialzista, si vorrà comprare solo quando l’oscillatore RSI, settato a 10 periodi, si troverà in area di ipervenduto.
Al contrario quando le medie mobili sono incrociate al ribasso, ovvero quando la media corta a 8 periodi si trova sotto la 20 periodi, si considerano solo operazioni di vendita quando l’oscillatore RSI registrerà una condizione di ipercomprato.
La semplicità paga
Assunto che il trading system si è dimostrato profittevole nell’arco temporale analizzato (oltre 18 anni) si può dare un’occhiata all’andamento dei prezzi di breve termine al fine di carpire se le condizioni precedentemente elencate sono in procinto di verificarsi o meno.
Future WTI, grafico a barre giornaliere da ottobre 2018. Fonte: Bloomberg
Come si può notare dal grafico qui sopra le medie mobili al momento stanno convergendo a causa dell’andamento laterale dei corsi in atto dall’ultima decade di febbraio. Anche se la media a 8 giorni rimane al di sopra della media a 20 giorni, l’oscillatore RSI sta segnando valori decrescenti dall’area di ipercomprato ed è quindi ancora lontano dal poter soddisfare la condizione di ipervenduto.
Statisticamente si è potuto appurare che le condizioni precedentemente elencate hanno portato a rendimenti in crescita in un arco temporale di oltre 18 anni, ma ovviamente si parla di statistica e non di certezza.
Un’ulteriore discesa? Non una cosa negativa
Effettivamente i corsi del petrolio potrebbero ancora apprezzarsi senza che si presentino le condizioni finora argomentate, ma se i prezzi dovessero stornare ancora dalla recente area, senza che si verifichi una intersezione delle medie mobili non è il caso di allarmarsi.
Un ulteriore movimento discendente potrebbe fornire un’ottima opportunità di ingresso in direzione long, se la condizione delle medie mobili rimane valida. Non resta che attendere l’evolversi dei corsi tenendo a mente che la statistica fornisce un’indicazione di probabilità e che i mercati sono fatti per sorprendere.
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