Lo scenario rialzista descritto dall’analisi tecnica su ENI si sposa con un’operatività di medio-lungo periodo con i Bonus Cap Certificate
Le azioni Eni sono in evidenza oggi a seguito della notizia relativa a una nuova scoperta nelle acque profonde dell’offshore dell’Angola che dovrebbe contenere tra i 450 e i 650 milioni di barili di petrolio (clicca qui per approfondire).
Analisi tecnica su azioni ENI
Eni, grafico settimanale. Fonte: Bloomberg
Analizzando il quadro tecnico di lungo periodo tramite il timeframe settimanale si può osservare che i corsi delle azioni ENI dai minimi registrati l’11 febbraio 2016 a 10,93 euro hanno registrato un andamento lateral-rialzista contenuto all’interno di un canale che vede come parte superiore la trendline che unisce i massimi registrati il 3 gennaio 2017 con l’high del 15 maggio 2018 a 16,89 euro.
La parte inferiore è invece rappresentata dalla trendline supportiva che conta il minimo precedentemente menzionato e il minimo segnato il 27 dicembre scorso a 13,42 euro.
In ottica di lungo periodo il rialzo in atto da inizio 2019 ha portato ENI a circa la metà di questo canale ascendente, su prezzi quindi molto distanti (per il momento) da livelli in grado di poter invalidare la figura rialzista. Un primo deterioramento della struttura di lungo periodo avverrebbe solo con una violazione del livello ascendente inferiore che ora transita 13,63 euro.
Strategie operative su azioni Eni con i certificati
Lo scenario rialzista descritto dall’analisi tecnica su ENI si sposa con un’operatività di medio-lungo periodo con i certificati, in particolare con i certificati Bonus Cap.
Sul mercato attualmente sono disponibili certificati Bonus Cap che contemplano una Barriera proprio in corrispondenza del minimo menzionato precedentemente a 10,9340 euro. Un prezzo distante il 28,81% dai valori attuali.
Considerando che la volatilità ad un anno di ENI è pari al 18,24%, percentuale fra le più basse fra i titoli componenti l’indice FTSE Mib, anche in caso di un ribasso marcato del titolo da qui a scadenza le probabilità che la barriera venga toccata dai prezzi sembrano alquanto remote dal momento che la distanza percentuale dai prezzi attuali è di molto superiore a quella della volatilità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA