Il titolo guidato da Matteo Del Fante è in evidenza a Piazza Affari dopo la pubblicazione dei conti 2018. L’utile oltre le aspettative ha spinto i prezzi in prossimità del massimo storico. Ecco come operare secondo l’analisi tecnica
Il titolo Poste Italiane è sotto i riflettori a Piazza Affari a seguito dei conti 2018 pubblicati questo pomeriggio (clicca qui per approfondire).
A pochi minuti dalla pubblicazione dei conti il titolo ha accelerato vistosamente al rialzo puntando ai massimi storici situati a a 8,436 euro (10 maggio 2018).
Con un guadagno che da inizio anno supera il 18%, il movimento di quest’oggi migliora ulteriormente la tendenza rialzista del titolo Poste Italiane. Vediamo nel dettaglio cosa dice l’analisi tecnica.
L’analisi tecnica su Poste Italiane
Poste Italiane, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La struttura tecnica del titolo è evidentemente orientata al rialzo. Dai minimi segnati il 19 ottobre scorso a 6 euro per azione, i corsi hanno proseguito al rialzo disegnando un modello di massimi e minimi crescenti invalidando il downtrend che si è sviluppato a partire dal top segnato il 10 maggio scorso a 8,436 euro.
Tale violazione è avvenuta con la rottura la rialzo della trendline discendente visibile collegando i massimi decrescenti segnati dal massimo precedentemente menzionato con il successivo high segnato il 1° agosto scorso.
A completare tale dinamica è poi stato il pullback effettuatosi con la candela del 1 febbraio scorso che ha fornito una nuova base per il rialzo che ha portato i corsi ai livelli attuali.
Considerata la pendenza del movimento ascendente che ha caratterizzato i corsi nelle ultime sette sedute positive, pare che il movimento in atto non sia sostenibile. Tale view è inoltre rafforzata dall’oscillatore RSI settato a 14 periodi che, con la seduta di oggi, si è riportato abbondantemente all’interno dell’area di ipercomprato segnando inoltre un valore superiore a quelli registrati nelle precedenti occasioni di eccesso.
Per questo motivo si potrebbe attendere un ritracciamento dei prezzi prima di implementare qualsiasi strategia long. A tal proposito la media mobile semplice a 20 giorni, ora transitante a 7,93 euro, dovrebbe essere attentamente monitorata nel caso i prezzi dovessero avvicinarsi a questa. Tale elemento ha infatti funzionato bene come supporto dinamico, sostenendo le quotazioni in più occasioni nei mesi scorsi.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato in prossimità del massimo assoluto a 8,436 euro, mentre un target finale, in mancanza di elementi resistenziali superiori, potrebbe essere collocato sul livello tondo a 9 euro.
Lo stop loss potrebbe essere posizionato poco al di sotto del minimo registrato l’8 marzo scorso, più precisamente a 7,760 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA