I prezzi della società del comparto oil&gas hanno formato una candela di forza che potrebbe dare ai compratori la possibilità di rialzare la testa dopo la fase di congestione in cui sono intrappolati
Per Saras la seduta odierna prosegue sulla scia dei forti rialzi, con il titolo che dopo un lap up si apprezza di oltre il 4,30% rispetto alla chiusura di ieri.
Saras, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
I prezzi della società del comparto oil&gas sono in ascesa dopo aver effettuato il quarto test della linea di tendenza che collega i minimi del 14 febbraio a quelli del 5 ottobre 2018. Tale rimbalzo è corroborato dalla divergenza di inversione bullish che si è configurata con l’oscillatore RSI settato a 14 periodi.
Ulteriori segnali positivi giungono dalla capacità delle quotazioni di portarsi al di sopra della media mobile a 50 giorni. I corsi sembrano ora puntare ai top della congestione iniziata nella prima metà dello scorso ottobre, posti a 1,83 euro.
Questo livello resistenziale ha già respinto tre volte l’avanzata dei compratori e si qualifica come il livello spartiacque di breve periodo tra gli acquirenti e i venditori.
Se infatti l’andamento del titolo dovesse superare tale zona, ci sarebbero buone possibilità di vedere un raggiungimento di quota 2 euro, soglia grafica e psicologica che potrebbe fermare le velleità rialziste delle ultime sedute. Tale area corrisponde inoltre con l’apertura del gap down aperto dal 6 settembre 2018.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi, si potrebbero valutare strategie di matrice long di breve periodo basate sul breakout di 1,83 euro. In questo caso, lo stop loss andrebbe posto sotto 1,70 euro, l’obiettivo principale a 1,95 euro e obiettivo finale a 2 euro ad azione.
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