I corsi del Bitcoin hanno dato vita ad un pattern di bullish Engulfing che gli ha permesso di riassorbire un supporto importante
Nelle scorse sedute, le quotazioni del Bitcoin hanno frenato la loro discesa dai massimi del 13 febbraio 2020, quando la prima criptovaluta per capitalizzazione aveva raggiunto i 10.500,5996 dollari.
Xbt/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Da un punto di vista grafico, lo scorso mese i prezzi sono stati fermati dalla linea di tendenza ottenuta collegando i minimi dell’8 febbraio a quelli del 26 marzo 2019, rotta a novembre 2019, e dal livello orizzontale ereditato dai top del 28 ottobre 2020.
I prezzi hanno iniziato a riprendersi a inizio marzo, dando vita ad un pattern di Engulfing bullish che gli ha permesso di tornare al di sopra del supporto a 8.942,5801 dollari. Se la chiusura di oggi dovesse evidenziare positività, magari posizionandosi al di sopra della media mobile semplice a 200 giorni, ci si potrebbe attendere una ripartenza dei corsi verso i 10.000 dollari.
Al contrario, ulteriore debolezza al di sotto di 8.438 dollari potrebbero portare ad una prosecuzione dell’impulso ribassista fino ai 7.000 dollari. Su tale zona infatti, transitano due importanti livelli di concentrazione di domanda: il primo identificabile nella trendline che unisce i massimi del 26 giugno 2019 a quelli del 6 agosto 2019; il secondo con il livello orizzontale espresso dai lows del 13 maggio 2019.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura long da 9.150 dollari, con stop loss localizzato a 8.549 dollari e obiettivo principale a 10.000 dollari. Il target finale sarebbe invece individuabile a 10.100 dollari.
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