Le quotazioni del Dax continuano a rimanere sotto pressione. Operativamente, si potrebbero valutare due tipi di strategie di matrice long: una basata su un recupero di forza nelle prossime sessioni, una basata sull’arrivo a ridosso di un’importante area supportiva al di sotto dei valori attuali
Nelle scorse settimane, il Dax ha subito un fortissimo ribasso, che lo ha portato dai massimi storici (13.795,2402 punti) ai minimi da settembre 2013, a 8.255,6504 punti. Sul finale della precedente ottava, i corsi hanno tentato un recupero, formando un modello assimilabile a una Pin bar bullish.
Dax, grafico settimanale. Fonte: Bloomberg
Il pattern in essere ha dimostrato la validità del supporto orizzontale a 8.557 punti, espresso dai top del maggio 2013. Interessante evidenziare anche come tale area corrisponda al 50% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutto l’impulso rialzista iniziato dai lows del 2009.
Sebbene questa zona possa creare un rimbalzo, l’obiettivo dei venditori potrebbe essere identificabile sul 61,8% del ritracciamento menzionato prima, il quale è localizzato a 7.440 punti.
La pressione ribassista resta molto elevata, come testimonia l’accelerazione dei prezzi dopo la violazione dell’area supportiva dei 12.000 punti, dove i corsi sono scivolati al di sotto della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi di dicembre 2018 a quelli di agosto 2019, di quella che unisce i top di gennaio 2018 e luglio 2019 e della media mobile semplice a 200 settimane.
Al momento, un recupero dei 9.200 punti potrebbe far cominciare una ripartenza con un target in zona 10.000 punti (metà della barra di estensione che rappresenta la prima ottava di marzo 2020). La zona di acquisto più interessante è però quella a 7.440 punti.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative sul Dax
Operativamente, si potrebbe sfruttare un recupero di 9.200 punti per valutare una strategia di natura long con stop loss identificabile a 8.400 punti e obiettivo a 10.000 punti.
Se la discesa dovesse proseguire invece, ci sarebbe la possibilità di valutare un’operatività di matrice rialzista da 7.440 punti, con stop loss a 6.800 punti e obiettivo principale a 8.500 punti. Il target finale sarebbe invece localizzato a 9.000 punti.
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