Le quotazioni del Dollar Index sono inserite in un solido trend rialzista che sembrerebbe mirare alla soglia psicologica dei 100 punti. Dal punto di vista grafico, sembra ancora prematuro pensare a un’inversione di tendenza
Prosegue l’ondata di rialzi sul Dollar Index, che si attesta a 99,249 punti dopo un’apertura in lap up. Nelle scorse sedute, a fronte di un breve ritracciamento verso area 97,31 punti, i prezzi dell’indice hanno ripreso vigore, rompendo la resistenza a 98,322 punti, lasciata in eredità dai massimi del 25 aprile 2019 e segnando i massimi dal 15 maggio 2017, a 99,353 punti.
Dollar Index, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Il biglietto verde si conferma quindi estremamente forte e inserito all’interno di un uptrend nel quale le veloci correzioni vengono prontamente riassorbite. Al momento, i prezzi si stanno muovendo all’interno di una sorta di canale ascendente di breve periodo, con parte inferiore identificabile nella trendline che unisce i minimi del 25 giugno a quelli del 9 agosto 2019. Il lato superiore è invece fornito dalla linea di tendenza di lungo disegnata con i lows del 16 febbraio e del 26 marzo 2018.
Al momento, i corsi sembrano attirati dalla soglia psicologica a 100 punti, che una volta raggiunta potrebbe dare vita a delle prese di beneficio. Per un indebolimento più strutturato del Dollaro Usa, sono necessari almeno due elementi tecnici: il primo è la rottura del canale ascendente, il secondo è un deciso breakout della media mobile semplice a 200 giorni. Quest’ultimo algoritmo è il supporto più importante per il Dollar Index, in quanto è riuscito a respingere in 5 occasioni (dal primo maggio 2018) gli affondi dei venditori.
Operativamente quindi, sembra ancora rischioso cercare un’operatività in controtendenza, in quanto non ci sono ancora segnali di inversione validi.
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