Le ultime sedute di Ethereum hanno evidenziato la capacità dei prezzi di rimanere al di sopra di un supporto statico di lungo periodo. Anche se la tendenza rimane ribassista, si potrebbero valutare strategie di natura long di breve periodo
Nelle ultime sedute, le quotazioni di Ethereum hanno dimostrato una certa resilienza, riuscendo a mantenersi al di sopra del supporto orizzontale espresso dai minimi del 125,053 dollari.
Xet/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dalla seconda metà di febbraio, i corsi della seconda criptovaluta per capitalizzazione hanno iniziato a scendere, fino ad arrivare a perdere oltre il 68% in poche giornate di contrattazione. In tal senso, durante il ribasso è stata violata sia la media mobile semplice a 200 giorni, che i livelli orizzontali a 164,027 dollari e 125,053 dollari, lasciati rispettivamente in eredità dai minimi del 29 agosto 2019 e 11 febbraio 2019.
Dopo un ulteriore (e veloce) ribasso, i compratori sono riusciti a rialzare la testa sul pullback della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 26 giugno e 14 novembre 2019. Il rimbalzo in essere ha fatto in modo che i compratori riuscissero a tornare al di sopra dell’ultimo livello statico rotto nel corso del crollo.
Nelle attuali zone, un segnale positivo (nel breve periodo) si avrebbe nel caso in cui i prezzi si dovessero riportare al di sopra della trendline disegnata con i massimi del 24 e 27 marzo 2020. In tal caso, l’obiettivo del movimento sarebbe identificabile a ridosso della resistenza a 164 dollari.
Strategie operative sul Ethereum
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura long, in controtendenza, in caso di ritorno dei corsi al di sopra di 138 dollari. Lo stop loss sarebbe identificabile a 121,6996 dollari, mentre l’obiettivo principale a 159 dollari. Il target finale potrebbe essere posto in area 164 dollari.
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