Prosegue l’incertezza sul cambio Eur/Usd, che non riesce a uscire dalla congestione che prosegue da fine aprile 2019. In vista della volatilità che potrebbe prendere piede in vista delle elezioni europee, si potrebbero valutare delle strategie di stampo short
La settimana ha aperto all’insegna dell’incertezza sull’Eur/Usd, ancora inserito nella fase di congestione che prosegue da fine aprile.
Eur/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Nelle ultime sedute, la struttura grafica del cambio è leggermente migliorata in favore degli acquirenti, con le quotazioni che sono riuscite a violare la trendline che connette i top del 21 marzo a quelli del 17 aprile 2019, riportandosi al di sopra della resistenza a 1,1216.
Gli ostacoli per una ripresa di vigore più intensa sono ancora molti, a partire dal livello statico lasciato in eredità dai top a 1,1262 per poi passare alla linea di tendenza che collega i massimi del 24 settembre 2018 a quelli del 10 gennaio 2019.
Nei prossimi giorni le quotazioni potrebbero essere vittima della volatilità a causa dell’incertezza causata dalle elezioni europee. Per questo motivo, se non dovesse venire violata in breve tempo la resistenza statica menzionata prima, si potrebbe assistere ad un nuovo impulso bearish, in particolar modo nel caso in cui la pressione di vendita dovesse spingersi fino a sotto 1,1174.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Eur/Usd
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi, si potrebbero valutare strategie di stampo short da 1,1174. In questo caso, lo stop loss andrebbe posto al di sopra di 1,1282, mentre l’obiettivo principale a 1,1050. Il target finale sarà invece localizzato a 1,1025.
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