Il principale indice azionario britannico rimane sotto pressione, continuando il ribasso di venerdì scorso. Sul fronte Brexit aumentano le tensioni: Theresa May sarebbe pronta a lasciare l’incarico in cambio del sostegno dei principali Brexiteer al piano da lei concordato con Bruxelles
Il FTSE 100 prosegue il calo registrato nella giornata di venerdì scorso, di concerto con gli altri listini europei.
Continuano intanto le tensioni relativamente alla questione Brexit. Theresa May, a pochi giorni dalla prevista uscita dall’Unione europea, ha detto di essere disposta a dimettersi purché il Parlamento europeo voti l’accordo sul divorzio.
La premier britannica sarebbe pronta a lasciare l’incarico in cambio del sostegno dei principali Brexiteer al piano da lei concordato con Bruxelles, compresa la famigerata clausola di backstop, ovvero quella clausola che evita l’erezione di una nuova frontiera tra le due Irlande in attesa di un specifico accordo riguardo (clicca qui per approfondire).
L’analisi tecnica
FTSE 100, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Con il calo registrato venerdì scorso i corsi sono tornati nuovamente al di sotto della media mobile semplice a 200 giorni, ora transitante a 7.234,26 punti. La tendenza rialzista in atto dai minimi segnati a fine dicembre, tuttavia, rimane intatta.
Dal low segnato il 27 dicembre a 6.536,53 punti i corsi hanno infatti segnato un modello di massimi e minimi crescenti, che è stato poi confermato con il la rottura rialzista della trendline discendente di breve termine che conta i due massimi decrescenti segnati il 15 febbraio e il 6 marzo scorsi, dove al momento transitano le quotazioni.
Se questo livello dovesse trattenere il calo iniziato venerdì scorso, si potrebbero valutare strategie long, anche se solo di breve termine, data la presenza di un elemento dinamico di lungo periodo che potrebbe ostacolare un eventuale risalita.
Questo livello discendete, testato il 21 marzo prima della flessione al ribasso, collega i top registrati il 22 maggio con quelli dell’8 agosto 2018 ed ora transita a 7.363,44 punti.
La view rialzista verrebbe invece violata con una chiusura al di sotto della trendline supportiva che conta i minimi segnati il 27 dicembre con quelli segnati il 29 gennaio scorso, ora transitante a 7.108 punti.
Finché i prezzi riusciranno a rimanere al di sopra di questo livello dinamico, si potrebbero privilegiare strategie long, monitorando attentamente i prezzi una volta vicini alla trendline discendente di lungo corso precedentemente menzionata.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su FTSE 100
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Alla luce della struttura tecnica si potrebbero implementare strategie long alla rottura degli attuali massimi di seduta, ora a 7.207,99 punti.
In tal caso lo stop loss potrebbe essere collocato poco al di sotto del minimo di swing segnato il 12 marzo scorso, più precisamente a 7.083 punti.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere identificato a contatto con la trendline discendente precedente menzionata, ora transitante a 7.363,44 punti.
Solo con una decisa rottura di questo livello si potrebbe ipotizzare un target più ambizioso. In tal caso potrebbe essere posto sul livello tondo a 7.400 punti.
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