Oro post elezioni UE: strategie long puntano ai 1.300 dollari

All’indomani delle tanto attese elezioni europee 2019 i prezzi dell’oro spot proseguono per la via del rialzo. Negli scorsi giorni, le quotazioni dell’oro sono state vittima di una serie di vendite che le ha portate al test della trendline che collega i minimi del 16 agosto a quelli del 13 novembre 2018.

Da qui i prezzi hanno dapprima evidenziato una ripresa di vigore delle forze rialziste con il rimbalzo che ha portato i corsi ad attestarsi – al momento – a 1.286,79 dollari l’oncia.

XAU/USD, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Nel lungo periodo la tendenza rimane ancora orientata al rialzo, con i corsi che rimangono al di sopra della trendline ascendente di lungo periodo precedentemente menzionata.

Inoltre, anche a livello algoritmico si può osservare che i prezzi rimangono ancora sopra alla media mobile semplice a 200 giorni, la quale ora transita a 1.259,14 dollari.

Per il momento quindi la serie di massimi e minimi decrescenti che si è sviluppata dal 20 febbraio scorso potrebbe essere considerata come un’ampia figura correttiva del rialzo partito dai minimi segnati ad agosto 2018 in area 1.160 dollari l’oncia.

I prezzi con il balzo segnato nelle ultime sedute hanno inoltre violato al rialzo la trendline supportiva che conta i minimi registrati tra gennaio e aprile 2019. Questo livello è significativo in quanto rappresenta la neckline della figura di inversione testa e spalle che si è sviluppata da inizio anno fino alla prima metà di aprile.

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Strategie operative su XAU/USD

Elaborazione Ufficio studi di Money.it

Considerata la struttura tecnica di XAU/USD si potrebbero implementare strategie di matrice rialzista. In particolare, si potrebbe attendere la rottura degli attuali massimi di seduta a 1.287,45 dollari prima di implementare qualsiasi strategia long. Lo stop loss potrebbe essere collocato poco al di sotto del minimo segnato venerdì scorso, più precisamente a 1.280,85 dollari. Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere identificato a contatto con la trendline discendente di medio periodo, quella che conta i massimi segnati il 20 febbraio con il top più recente segnato il 14 maggio, ora transitante a 1296,43 dollari. Un target più ambizioso potrebbe invece essere identificato a 1303,35 dollari (massimo segnato il 14 maggio scorso).