La struttura tecnica del metallo giallo si è nettamente deteriorata a seguito della rottura di un livello dinamico. I corsi ora avrebbero spazio di manovra per proseguire la loro discesa, almeno fino a due livelli dinamici
Le quotazioni dell’oro spot ieri sono scivolate di oltre un punto percentuale, cancellando l’intero rialzo messo a segno da inizio anno.
A dare un ulteriore impulso ai ribassi sono state ancora una volta le buone performance dei listini azionari, grazie ai dati macroeconomici positivi in arrivo da Cina e Stati Uniti. Il mercato, in modalità «risk on» penalizza il lingotto, notoriamente considerato come bene rifugio.
XAU/USD, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
A livello tecnico l’ampia candela registrata ieri ha portato alla rottura di una trendline ascendente di medio periodo, indebolendo la struttura tecnica rialzista ed attivando simultaneamente la figura grafica simile ad un testa e spalle che si è sviluppata da inizio anno.
Nonostante nella seduta di oggi i corsi non abbiano ancora segnato un nuovo minimo, registrando una candela di indecisione, la struttura tecnica è ora polarizzata al ribasso nel breve termine.
In caso di ulteriore ribasso vi sono due livelli dinamici da monitorare attentamente, il primo è la trendline ascendente di lungo periodo che conta i minimi segnati il 16 agosto e il 13 novembre 2018, ora transitante a 1.260 dollari. Il secondo è rappresentato invece dalla media mobile a 200 giorni che al momento transita a 1.250,50 dollari.
Da questi livelli si potrebbero ricercare di implementare strategie rialziste in ottica di lungo periodo. Anche un ritorno delle quotazioni al di sopra della trendline ascendente violata ieri consentirebbe l’implementazione di strategie long, che in questo caso punterebbero alla trendline discendente che conta i principali massimi decrescenti in atto da febbraio, ora transitante a 1.305 dollari.
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Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Considerata la struttura tecnica del metallo giallo si potrebbero implementare strategie di matrice short con l’obiettivo di sfruttare un ulteriore calo delle quotazioni verso i due livelli supportivi menzionati precedentemente.
A tal proposito la rottura dei minimi di ieri a 1.273,04 dollari darebbe il via alle vendite con stop loss che potrebbe essere collocato poco al di sotto della trendline ascendente violata ieri, più precisamente a 1.282 dollari.
Gli obiettivi di profitto potrebbero essere identificati in prossimità dei prossimi due livelli dinamici precedentemente menzionati (trendline supportiva di lungo corso e SMA200), rispettivamente a 1.260 e 1.250,50 dollari.
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