Dopo le perdite messe a segno in questa settimana, l’analisi tecnica sul petrolio WTI evidenzia una situazione di debolezza che potrebbe proseguire e da cui si possono ricavare interessanti strategie operative
Seduta all’insegna dei lievi recuperi sul petrolio WTI, che si attesta, al momento della scrittura a 58,64 dollari al barile. A pesare sulle quotazioni del petrolio WTI è un insieme di tre fattori (per approfondire), ma uno dei timori più grandi da parte degli operatori è quello relativo alla guerra commerciale tra Usa e Cina.
Per Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM, il Dragone potrebbe infatti agire riducendo la sua domanda di greggio, di cui è il primo importatore e secondo consumatore a livello globale) che, con un aumento di offerta da parte della Russia, porterebbe le quotazioni del petrolio WTI a mettere a segno ulteriori ribassi.
Petrolio WTI, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Secondo l’analisi tecnica, con i ribassi messi a segno in questa settimana, che si prospetta come la peggiore dell’anno, i prezzi hanno cambiato la loro impostazione di breve periodo: la Marubozu di ieri evidenzia una predominanza nella forza del fronte ribassista.
La struttura della materia prima è peggiorata nella seconda metà di aprile, quando i corsi hanno effettuato la violazione della trendline ascendente che collega i minimi del 24 a quelli del 26 dicembre 2018.
L’aumento nella pressione di vendita di ieri ha permesso ai prezzi di effettuare la rottura della media mobile semplice a 200 giorni. Nel breve periodo, il supporto da monitorare è quello statico a 57,55 dollari al barile, che ha fermato le vendite di ieri.
Se questa zona dovesse venire violata, le quotazioni avrebbero la possibilità di proiettarsi alla successiva area di concentrazione di domanda, posta a 51,33 dollari. Quest’ultimo livello corrisponde anche al 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato con i lows del 24 dicembre 2018 e i top del 23 aprile 2019.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative sul petrolio WTI
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto il cambio di polarizzazione che hanno subito i prezzi, si potrebbero valutare strategie di matrice short in caso di ritorno delle quotazioni a 60 dollari. In questo quadro, lo stop loss andrebbe posto al di sopra di 64,10 dollari, mentre l’obiettivo principale a 54,61 dollari. Il target più ambizioso è invece localizzato a 52 dollari al barile.
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