I prezzi dell’oro ieri sono riusciti a recuperare terreno, sostenuti da un supporto dinamico. In questo quadro, il doppio minimo a 1.448,29 dollari l’oncia resta valido, e potrebbe alimentare la prosecuzione del rialzo
Nella seduta di ieri, le quotazioni dell’oro sono riuscite a mettere a segno un nuovo recupero, supportate dalla debolezza del dollaro e dai toni accomodanti avuti ieri sera dal Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell (per approfondire).
Oro, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Da un punto di vista grafico, i corsi del metallo giallo sono riuscite a rimbalzare dalla trendline che unisce i minimi dell’1 e 9 luglio 2019. Con i recenti rialzi, il prezioso è riuscito a recuperare quasi interamente la discesa dello scorso 6 dicembre, portandosi a ridosso della resistenza statica a 1.474,72 dollari l’oncia.
I prezzi sembrano quindi diretti verso i 1.500 dollari, dove verrebbe raggiunto il primo obiettivo della figura di doppio minimo costruita in zona 1.448,29 dollari l’oncia. Se anche tale soglia psicologica dovesse venire superata, i compratori avrebbero la possibilità di giungere al livello orizzontale a 1.519,65 dollari, derivante dai top del 3 ottobre 2019.
Discese al di sotto di 1.450 dollari determinerebbero invece un ritorno della debolezza a cui si sta assistendo da settembre scorso, con obiettivo individuabile a ridosso dell’area psicologica a 1.400 dollari, dove transita la media mobile semplice a 200 giorni.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative sull’oro
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura long in caso di violazione dei top di ieri, a 1.478,97 dollari l’oncia. Lo stop loss sarebbe individuabile a 1.458 dollari, mentre l’obiettivo principale a 1.500 dollari. Il target finale sarebbe invece individuabile a 1.510 dollari.
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