Il FOMC, organo decisionale della Federal Reserve, ha deciso di non variare i tassi d’interesse. Ecco cosa ha portato alla decisione
La riunione della Fed, conclusasi alle ore 20.00 italiane di oggi, è l’evento chiave della settimana per i mercati finanziari.
La banca centrale americana, guidata dalla sua commissione decisionale FOMC, è stata chiamata a esprimersi sui tassi di interesse e ad aggiornare le previsioni non solo sul costo del denaro, ma anche su PIL e inflazione dell’economia numero uno a livello mondiale.
Alle 14 ora locale è stata svelata la decisione sui tassi di interesse, i quali - in linea con le aspettative - sono rimasti invariati.
Mezz’ora dopo ha parlato il presidente della Fed, Jerome Powell, in occasione della conferenza stampa programmata a conclusione della due giorni del FOMC, come conferma il Calendario Economico.
Powell ha confermato che la soglia per vedere un rialzo dei tassi d’interesse è molto alta: sarà più probabile, l’anno prossimo, assistere prima a un ulteriore taglio. Dopo le sue parole, il dollaro ha ceduto. I mercati aspettano adesso commenti da Trump.
Money.it ha seguito (nelle righe successive) la diretta della conferenza stampa, con aggiornamenti tradotti in italiano minuto dopo minuto.
21:25- Conferenza Fed conclusa |
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La conferenza stampa del Presidente Powell si è conclusa con qualche minuto di anticipo.
21:20- Fed concentrata su mercati valutari |
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La Fed è concentrata sulla revisione di aspetto di supervisione e regolazione dei mercati monetari al breve termine, piuttosto che nel creare un impianto stabile di accordi di riacquisto.
21:16- Mercato del lavoro forte ma non ci sono aumenti delle paghe |
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Per Powell il mercato del lavoro è in salute al 3.1%, ma l’incremento delle paghe è ancora lento.
21:10- Powell rifiuta di commentare Cina e impeachment |
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Il Presidente della Fed Jerome Powell si è rifiutato di speculare sugli effetti sull’economia statunitense di un eventuale fallimento dei negoziati con la Cina.
Allo stesso modo non ha commentato l’impatto dell’impeachment al Presidente USA Donald Trump.
21:06- “Portare inflazione al 2% è stata sfida” |
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“È stato molto difficile riportare l’inflazione al target del 2%”, ha detto Powell. Il framework della Fed, ha spiegato il presidente, mira a “rafforzare la credibilità del target sull’inflazione”.
21:00- Powell: “Accordo con Cina sarebbe positivo” |
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Powell ha detto che l’approvazinone dello USMCA, l’accordo fra Stati Uniti, Messico e Canada sarebbe senz’altro un bene per l’economia.
Lo stesso vale per “la rimozione dell’incertezza riguardo l’accordo commerciale con la Cina”.
20:55- L’unica condizione per un rialzo dei tassi |
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“Perché la Fed muova i tassi verso l’alto, ci dovrebbe essere un significativo, persistente aumento dell’inflazione. Questa è la mia visione personale”, ha detto Powell.
20:50- EUR/USD avanza dopo decisione Fed |
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Gli scambi EUR/USD sono sopra l’1.1140 dopo l’annuncio della decisione Fed di lasciare i tassi invariati. Il dollaro perde contro la maggior parte dei rivali.
20:44- No relazione fra disoccupazione e inflazione |
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Rispondendo a una domanda, Powell ha notato che la relazione fra la disoccupazione e l’inflazione è stato sempre più debole nel corso degli anni. L’inflazione è ferma, mentre la disoccupazione è ai minimi da 50 anni a questa parte.
20:42- È il momento delle domande dei giornalisti |
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Ottimista e bilanciato, il presidente Powell ha concluso il suo comunicato e ha cominciato a rispondere alle domande della stampa.
20:41- Il dati economici che hanno influenzato la decisione |
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La Fed si aspetta che il mercato del lavoro rimarrà forte e le proiezioni sulla disoccupazione dovrebbero attestarsi al di sotto del 4% nei prossimi anni.
Il mantenimento dei tassi attuali è stato deciso anche per l’espansione economica, la più lunga della storia statunitense, mentre gli investimenti sono ancora deboli. I precedenti tagli hanno aiutato a mantenere l’economia in corsia, il mantenimento degli attuali livelli supporterà la crescita.
20:37- Il tributo a Paul Volker |
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È il momento delle dichiarazioni d’apertura. Powell ha esordito con un ricordo dell’ex presidente Fed Paul Volker, scomparso questa settimana a 92 anni.
20:33- Si parte |
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La conferenza stampa è iniziata. Come di consueto, Jerome Powell è arrivato davanti ai giornalisti e ha iniziato a leggere le decisioni prese dal FOMC nel corso della riunione della Federal Reserve di oggi, 11 novembre 2019.
Il contenuto seguente è stato redatto prima delle decisioni del FOMC e ha riguardato le previsioni del mercato sull’odierna riunione.
Il contesto in attesa della riunione Fed
È un dato di fatto: il 2019 è stato uno degli anni più tumultuosi nella storia recente della politica monetaria della Federal Reserve. Dopo aver aumentato i tassi quattro volte nel 2018, i funzionari si sono concentrati sul mantenimento del costo del denaro prima di decidere di tornare a ridurlo.
Ora i membri del Federal Open Market Committee (FOMC), impegnati nella loro ultima riunione del 2019, sembrano pronti a chiudere il cerchio, concludendo l’anno nello stesso modo in cui è iniziato.
Il presidente Powell & Co dovrebbero con tutta probabilità mantenere invariati i tassi di interesse, lasciandoli in un intervallo/target compreso tra l’1,5% e l’1,75%.
La gran parte degli osservatori di mercato si aspetta inoltre che i funzionari segnalino che la politica monetaria americana sta seguendo un percorso appropriato, il che significa che stiamo tornando in territorio d’immobilismo.
La Fed oggi è chiamata a valutare con tutta calma la bontà dei dati economici in uscita e a valutare non solo l’impatto dei tre tagli dei tassi effettuati quest’anno, ma anche se e quando l’economia sarà bisognosa di mosse ulteriori sul fronte dei tassi di interesse.
Con la Fed pronta a pubblicare anche un aggiornamento delle sue proiezioni economiche e delle previsioni sui tassi, ci attendiamo molte nuove interessanti nella serata odierna.
Ecco tre temi chiave su cui concentrarsi durante la riunione della Fed di dicembre.
1. La Fed lascerà i tassi di interesse invariati
Perfino Powell stesso ha riconosciuto quanto la Fed sia cambiata nel corso dell’anno. I tre tagli dei tassi effettuati nel 2019 hanno invertito in buona sostanza gran parte degli aumenti compiuti nel 2018.
«Abbiamo apportato delle modifiche sostanziali alla politica», ha detto ai giornalisti il presidente della banca centrale degli Stati Uniti durante la conferenza stampa post-riunione Fed di ottobre.
“Siamo entrati nell’anno prevedendo ulteriori aumenti dei tassi. Ora, abbiamo effettuato tre tagli ai tassi. È un cambiamento sostanziale e i suoi effetti si faranno sentire nel tempo".
Questi tre tagli hanno alimentato la convinzione della Fed di non dover essere più sulla difensiva contro i rischi economici, la politica commerciale “particolare” di Trump e il rallentamento della crescita globale. Nelle settimane precedenti la riunione della Fed di dicembre, Powell ha ribadito che l’economia degli Stati Uniti sta reggendo, il che significa che l’espansione economica da record continuerà.
Questi commenti hanno avuto il loro peso sulle aspettative degli investitori in vista di ulteriori tagli ai tassi. Il 25 ottobre, poco prima che la Fed effettuasse il suo terzo taglio, il 22% degli investitori si aspettava anche una quarta riduzione a dicembre, mentre il 40% la attendeva a gennaio, secondo il FedWatch del CME Group.
Oggi invece nessun investitore stima un taglio a dicembre, mentre solo l’11% scommette su un ribasso a gennaio.
L’osservazione del passato delle banche centrali suggerisce che la politica monetaria è più efficace quando non sorprende i mercati. Una variazione inattesa dei tassi potrebbe causare una reazione negativa, che finirebbe per pesare sulla crescita.
2. I toni di Powell saranno ottimisti
Difficilmente otterremo indizi sui prossimi programmi della Fed in occasione della riunione di dicembre. Con molta probabilità i membri del FOMC vorranno chiudere l’anno senza compiere alcun tipo di mossa.
Nel complesso, i dati usciti in seguito ai tagli ai tassi di quest’anno sono stati buoni, il che suggerisce che lo stimolo di politica monetaria sta già aiutando l’economia. La crescita dell’occupazione in ottobre è stata inaspettatamente forte, resistendo a un crollo della produzione che ha colpito i lavoratori delle principali case automobilistiche. Nel frattempo, l’economia è cresciuta più del previsto nel terzo trimestre, sostenuta dai consumi.
Powell dovrebbe mantenere dunque un tono ottimista durante la conferenza stampa di stasera, sottolineando che il mercato del lavoro rimane forte e che l’attività economica è soddisfacente.
Sul fronte della guerra commerciale, una nuova tassa del 15% per un valore di 160 miliardi di dollari di merci provenienti dalla Cina entrerà in vigore il 15 dicembre. Di conseguenza, è probabile che la Fed vorrà aspettare e valutare l’impatto della decisione del presidente Trump riunione dopo riunione.
3. Occhio agli aggiornamenti sulle previsioni economiche
La Fed è chiamata ad aggiornare le sue previsioni economiche trimestrali e il grafico «dot plot», che mostra le previsioni dei funzionari sui tassi di interesse su un periodo di tre anni. Ma attenzione a non dare troppa importanza a quest’ultimo: la banca centrale statunitense sta operando prendendo decisioni riunione per riunione in questo periodo, il che diminuisce l’utilità e l’importanza del dot plot.
L’aggiornamento delle proiezioni economiche sarà decisamente più utile. Al suo interno, i funzionari presentano le loro previsioni su crescita, occupazione e inflazione in un arco temporale di tre anni.
Quasi i due terzi (il 62%) degli economisti stimano che la prossima mossa della banca centrale sarà un taglio dei tassi, in linea con ciò che pensano gli investitori, la cui maggior parte si aspetta che la Fed taglierà non prima di luglio 2020, secondo il FedWatch.
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