Le quotazioni dell’oro sono in una fase correttiva dopo il test di una resistenza dinamica. Operativamente, si potrebbero sfruttare ulteriori ribassi per valutare strategie di natura long in linea con l’uptrend principale
Seduta all’insegna dei leggeri ribassi per l’oro, che si attesta a 1.706,0552 dollari, in calo dello 0,10% rispetto alla seduta di ieri.
Oro, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Graficamente, i prezzi del prezioso per eccellenza hanno iniziato a correggere dopo aver effettuato il test della linea di tendenza che unisce i massimi del 26 agosto 2019 e del 9 marzo 2020.
Il metallo giallo resta comunque inserito in un uptrend, come dimostrato dalla capacità dei corsi di reagire positivamente a ridosso di supporti importanti (come ad esempio a metà marzo 2020, quando si è verificata un’importante reazione a ridosso della media mobile semplice a 200 giorni e della linea di tendenza che unisce i minimi dell’1 e 9 luglio 2019).
In tal senso, sembrano non esserci i presupposti per un ritorno preponderante delle vendite. Dal punto di vista operativo infatti, sembra più interessante attendere la fine della flessione in atto al fine di individuare un punto di ingresso più basso dei livelli attuali.
Si potrebbe quindi sfruttare la divergenza di inversione bearish sull’RSI settato a 14 periodi, la quale avrebbe la possibilità di riportare le quotazioni verso il livello orizzontale a 1.642,55 dollari, espresso dai massimi del 25 marzo 2020.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative sull’oro
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Si potrebbe quindi valutare una strategia di natura long da 1.642 dollari. Lo stop loss sarebbe individuabile a 1.605 dollari, mentre l’obiettivo principale a 1.700 dollari. Il target finale andrebbe invece posto a 1.725 dollari.
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