I prezzi di Ripple hanno fermato la discesa iniziata nella seconda metà di febbraio 2020. Vediamo quali livelli monitorare
Le quotazioni di Ripple sono riuscite a frenare la discesa iniziata lo scorso 17 febbraio e che ha fatto perdere ai prezzi oltre il 30% in pochi giorni.
Ripple, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista grafico, si nota come i corsi siano stati respinti dalla linea di tendenza che unisce i massimi del 21 settembre 2018 a quelli del 6 giugno 2019, portandosi successivamente al di sotto della trendline che unisce i lows del 3 a quelli del 24 gennaio 2020.
La discesa è poi proseguita fino al di sotto dell’importante supporto statico transitante a 0,2472 dollari, ereditato dai lows del 14 agosto 2018. Dopo tale violazione, i corsi hanno iniziato a lateralizzare, sostenuti dal livello dinamico di breve periodo ottenuto collegando i minimi del 25 e 27 febbraio scorsi.
Al momento, un ribasso al di sotto di 0,2256 dollari darebbe un primo segnale negativo, con la situazione che vedrebbe un ulteriore deterioramento in caso di discesa al di sotto di 0,21 dollari, zona di transito della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 26 giugno e del 7 novembre 2019.
Viceversa, un recupero dei 0,2472 dollari fornirebbe un nuovo segnale positivo, con eventuali acquisti che avrebbero la possibilità di estendersi fino a 0,2841 dollari.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero sfruttare eventuali recuperi di forza a 0,2475 per valutare strategie di natura long con stop loss identificabile a 0,2212 dollari. L’obiettivo principale sarebbe identificabile a 0,2780, mentre il target finale a 0,28 dollari.
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