Le quotazioni di Ripple stanno evidenziando una certa positività nelle ultime sedute. L’entità del rialzo già messo a segno da parte della valuta virtuale potrebbe però essere vicino ad un esaurimento
Dopo diverse sedute all’insegna del rialzo, tornano a scendere i prezzi di Ripple, che al momento della scrittura si attesta a 0,1721 dollari, in calo del 2,25% rispetto a ieri.
Xrp/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Graficamente, è da evidenziare la capacità dei prezzi di confermare il modello di Pin bar bullish dello scorso 13 marzo. La debolezza resta però molto elevata, specie da quando a metà aprile 2020 i compratori sono stati fermati dalla linea di tendenza che unisce i massimi del 21 settembre 2018 a quelli del 26 giugno 2019.
Il ribasso in essere ha portato le quotazioni della terza valuta virtuale per capitalizzazione a violare numerosi supporti di rilievo, come quelli forniti dalla media mobile semplice a 200 giorni, dal livello orizzontale espresso dai minimi del 14 agosto 2018 e dalla trendline ottenuta collegando i lows del 14 agosto 2018 a quelli del 18 dicembre 2019.
Sebbene un eventuale recupero abbia la possibilità di estendersi fino alla soglia psicologica a 0,20 dollari (il rimbalzo è infatti corroborato dal pattern menzionato prima e dalla divergenza di inversione bullish sull’RSI settato a 14 periodi), si deve anche tenere in considerazione come dai minimi del 13 marzo 2019 sia già stato recuperato quasi il 50%, e che il rapporto di rischio/rendimento attuale per strategie long non sembra essere favorevole.
Strategie operative su Ripple
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Dal punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura short (in linea con la tendenza principale) in caso di arrivo alla soglia grafica e psicologica a 0,20. Lo stop loss andrebbe posto a 0,2255 dollari, mentre l’obiettivo principale a 0,17 dollari. Il target finale sarebbe invece identificabile a 0,1690 dollari.
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