L’obiettivo della mossa di Jakarta? Mitigare gli effetti dello scontro in corso tra Usa e Cina. Quali sono i beni finiti nel mirino del governo indonesiano.
La guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina ha spinto l’Indonesia ad attuare, a sua volta, tariffe dal 100 al 200% sull’importazione di alcuni beni cinesi. L’obiettivo di questa mossa? Mitigare gli effetti dello scontro in corso lungo l’asse Washington-Pechino.
Il ministro del Commercio indonesiano, Zulkifli Hasan, ha spiegato che la nuova politica entrerà in vigore una volta emanata la relativa regolamentazione, aggiungendo che la Trade War che coinvolge Cina e Occidente sta causando un eccesso di offerta oltre la Muraglia. La conseguenza di un simile fenomeno è semplice: Pechino, non potendo più esportare i propri beni nei ricchi mercati occidentali, è costretta a reindirizzare l’export altrove, Indonesia compresa.
“Se dovessimo essere inondati di (beni importati), le nostre micro, piccole e medie imprese potrebbero crollare”, ha affermato ancora lo stesso Hasan. [...]
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