Andare in libreria o nei negozi per bambini, che motivo indicare nell’autocertificazione?

Isabella Policarpio

20 Aprile 2020 - 16:08

Si può andare in libreria e nei negozi per l’infanzia ma serve il modulo di autocertificazione degli spostamenti. Quale motivo indicare per non rischiare sanzioni? I chiarimenti del Viminale.

Andare in libreria o nei negozi per bambini, che motivo indicare nell’autocertificazione?

Librerie, cartolerie e negozi per bambini hanno riaperto, seppur con delle limitazioni in alcune Regioni. Quindi è lecito uscire di casa per comprare libri, quaderni e prodotti per l’infanzia.

Anche se c’è stata una piccola apertura da parte del Governo, non cambiano le regole per gli spostamenti: questi devono avvenire sempre nel rispetto della distanza di sicurezza e serve il modulo di autocertificazione del Ministero dell’Interno. In caso di controllo da parte di Polizia e Carabinieri bisogna dichiarare che si tratta di un motivo di necessità, esattamente come quando si esce per fare la spesa o andare in farmacia.

Lo stesso vale per fare l’orto in un terreno lontano dalla propria abitazione e per le attività di silvicoltura, autorizzate anch’esse dal decreto del 10 aprile 2020.

Vediamo i chiarimenti del Viminale al riguardo e cosa scrivere sull’autocertificazione (scarica qui il modulo).

In libreria, cartoleria e negozi per bambini: cosa indicare nell’autocertificazione

La Fase 2, quella di convivenza del virus, si avvicina, e dalla metà di aprile sono state aperte alcune attività commerciali, in particolare le librerie, le cartolibrerie e i negozi di abbigliamento per bambini e neonati, attività che si aggiungono alle edicole, ai tabaccai e a supermercati e farmacie. Si amplia, quindi, il novero degli esercizi “essenziali” per i quali si può uscire di casa.

Resta l’obbligo, in caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine , di compilare in loco o consegnare il modulo di autocertificazione, sia per chi circola a piedi che per chi è in automobile. Ma quale motivo dichiarare?

Per non rischiare sanzioni, occorre barrare “motivi di necessità”, cosa che è stata chiarita in una nota del Viminale:

Comprare libri, cancelleria per scuola e ufficio e abiti per l’infanzia, sono attività della vita quotidiana - esattamente come fare la spesa - e quindi servono ad assolvere una necessità.

Se non hai la stampante per scaricare e compilare a casa il modulo di autocertificazione in autonomia, ci sono diverse soluzioni, ad esempio copiare il testo a mano.

L’apertura di librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per l’infanzia non è uniforme in tutto il Paese. In alcune Regioni è stata stabilita l’apertura a scaglioni solo due giorni alla settimana (come in Veneto e in Campania), quindi prima di uscire di casa è bene accertarsi che l’esercizio commerciale sia davvero in funzione, altrimenti c’è il rischio di subire la multa che va da 400 a 3000 euro.

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