Scopriamo chi è e quanto guadagna Andrea Pascolini, Direttore generale dell’Urbani Tartufi e protagonista della puntata di «Boss in incognito» dedicata all’azienda umbra.
Andrea Pascolini è il protagonista della puntata dell’11 marzo di Boss in Incognito, il programma Rai che vede il leader di un’azienda lavorare a stretto contatto con i dipendenti sotto mentite spoglie. Andrea Pascolini è infatti il Direttore generale di Urbani Tartufi, l’eccellenza mondiale nel campo per tartufo.
Di solito il boss in incognito è il proprietario o l’amministratore delegato, ma questa volta c’era l’elevato rischio che fossero troppo riconoscibili. Così, sarà dato spazio ad Andrea Pascolini, Direttore generale dell’azienda dal 2019, dopo una fulminea scalata verso il vertice dello storico gruppo umbro.
L’azienda Urbani Tartufi nasce infatti nel 1852 grazie a Costantino Urbani, che ha esportato il gruppo umbro anche in Francia, Germania e Svizzera. Da allora è stata tramandata di generazione in generazione, continuando a crescere di popolarità in Italia e nel resto del mondo. Da 5 anni è Andrea Pascolini a controllarne gli ambiti di maggiore rilievo, tanto in Italia quanto all’estero. Scopriamo allora quanto guadagna e chi è Andrea Pascolini.
Chi è Andrea Pascolini
Non conosciamo molto sulla vita di Andrea Pascolini, la sua professione si svolge principalmente dietro le quinte, tanto che sarà in puntata al posto di Olga e Gianmarco Urbani (rispettivamente presidente e amministratore delegato), ben noti ai dipendenti di Urbani Tartufi.
Queste, però, sono le parole con cui il gruppo umbro l’ha descritto a Fanpage:
È un manager di stampo “lean” e impronta la sua giornata di lavoro a rendere ogni processo snello e comprensibile, con un’ottima capacità di relazionarsi col suo team, ha portato coesione ed entusiasmo in azienda.
Senza dubbio parlano con cognizione di causa, dato che è approdato in Urbani Tartufi nel 2014. Inizialmente, ha ricoperto il ruolo di Direttore finanziario, conquistandosi in breve tempo il vertice della Direzione generale dell’azienda. L’inizio del percorso di Andrea Pascolini inizia però con una brillante laurea in Economia e Legislazione d’impresa presso l’Università degli Studi di Perugia.
In seguito, si è specializzato alla Luiss Business School con un Executive Master in Business Administration. Dopo un’esperienza come Private banking officer, fa l’impiegato amministrativo, collezionando poi ulteriore competenze lavorando come Responsabile amministrativo e finanziario e Consigliere di amministrazione.
Quanto guadagna?
Non conosciamo, ovviamente, i dati precisi dello stipendio di Andrea Pascolini, ma è possibile approssimarli in modo abbastanza preciso. Sappiamo infatti che la Urbani Tartufi ha fatturato nell’ultimo anno 80 milioni di euro, con 150 dipendenti nella sola sede umbra. Una soglia in continua crescita rispetto agli scorsi anni (meno di 60.000 euro nel 2022 e quasi 45.000 nel 2021).
In particolare, tra il 2018 e il 2022 l’azienda ha conseguito utili per medi di quasi 3 milioni di euro, di cui più di 6 milioni soltanto nel 2022. È lecito aspettarsi che lo stipendio del Direttore generale sia proporzionato a questi guadagni, considerando il ruolo di rilievo ricoperto e la grande responsabilità in merito all’andamento dell’azienda.
Possiamo poi affidarci alle stime sugli stipendi medi dei Direttori generali in Italia. Secondo Talent ci aggiriamo intorno ai 60.770 euro annui per le posizioni entry level, arrivando fino a 120.000 euro l’anno per i lavoratori più esperti. Anche Glassdoor ci offre una panoramica simile, a cui aggiunge però un compenso aggiuntivo (premi, commissioni, mance e partecipazioni agli utili) in media di 430.708 euro annui.
Si tratta ovviamente di dati provenienti da statistiche e sondaggi anonimi che hanno spesso un campione di riferimento ridotto (nell’ultimo caso meno di 800 partecipanti), quindi non è possibile applicare queste informazioni con certezza matematica. Senza dubbio Andrea Pascolini percepisce una retribuzione di tutto rispetto, che si può facilmente dedurre anche semplicemente dall’andamento nell’azienda che dirige.
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