L’anticipo TFR nel rapporto di lavoro consiste in una eccezione alla regola generale e, per questo motivo, subisce alcune limitazioni. I casi delle spese mediche e dei motivi personali.
Se sei un lavoratore dipendente probabilmente già saprai che legge e CCNL di categoria ti tutelano sotto più aspetti per tutta la durata del rapporto di lavoro, ma anche per ciò che riguarda la parte successiva all’eventuale perdita dell’occupazione. E proprio il trattamento di fine rapporto, abbreviato in TFR, nasce allo scopo di tutelare economicamente il lavoratore che perde il lavoro.
Non solo. In base alle regole vigenti, non devi dimenticare che per certe circostanze il trattamento di fine rapporto - in una sua percentuale - può essere oggetto di anticipazione nel corso del rapporto di lavoro. È proprio così: le spese mediche urgenti, l’acquisto o la ristrutturazione di una casa per sé o per i propri figli, i motivi personali e i congedi per astensione facoltativa di maternità, formazione e formazione continua (anche aziendale) consentono di avere prima una parte del trattamento di fine rapporto, secondo regole specifiche.
Di seguito intendiamo soffermarci in particolare sull’anticipo TFR per spese mediche e per motivi personali: come funzionano e cosa occorre ricordare a riguardo? Ecco i dettagli.
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Anticipo Tfr per motivi personali e spese mediche: come funziona e quali sono le ragioni per richiederlo
Trattamento di fine rapporto e anticipo TFR: il contesto di riferimento
Lo abbiamo accennato in apertura, il trattamento di fine rapporto è uno strumento di tutela che le norme del diritto del lavoro prevedono specificamente per tutelare te che sei lavoratore subordinato.
Esso prende anche il nome di liquidazione e, di fatto, consiste in una somma accantonata e messa da parte periodicamente e progressivamente dal datore di lavoro. Il suo ammontare viene poi corrisposto al lavoratore dipendente nel momento nel quale il rapporto di lavoro termina, per qualsiasi motivo. Ricordiamo altresì che il TFR, una sorta di retribuzione differita, può essere lasciato in azienda o assegnato a un fondo pensione (previdenza complementare).
Ma attenzione: l’anticipo TFR, che qui interessa, può essere concesso una sola volta nell’ambito del rapporto di lavoro. Vero è che i contratti collettivi, o gli accordi individuali tra te e il tuo datore di lavoro, possono però includere delle migliori condizioni di accesso all’anticipo per il dipendente. Pensiamo ad es. al caso della possibilità di richiedere - ed ottenere - più anticipi nello stesso rapporto di lavoro o al caso delle diverse percentuali di anticipo.
Limiti all’anticipo del TFR e domanda per ottenerlo
Vi sono comunque dei limiti all’assegnazione dell’anticipo del TFR che, data la loro importanza, vogliamo ricapitolare in breve qui di seguito:
- l’anticipo può essere ottenuto dal lavoratore del settore privato (e non del pubblico) con almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore (anzianità aziendale);
- la somma anticipata non può essere maggiore del 70% del TFR maturato;
- le domande di anticipo sono soddisfatte ogni anno dal datore di lavoro nel limite del 10% degli aventi diritto, e del 4% dei lavoratori in organico. I CCNL ad ogni livello possono comunque indicare i criteri di priorità da osservare, allo scopo dell’accoglimento delle richieste di anticipo TFR.
Rimarchiamo che il rimanente 30% è intoccabile, ovvero resta presso il fondo pensione o in azienda. Ciò significa che il datore di lavoro te lo consegnerà esclusivamente alla data effettiva della cessazione del rapporto di lavoro.
Inoltre, onde conseguire l’anticipo TFR, tieni presente che dovrai fare richiesta scritta compilando e firmando un modulo ad hoc, il quale dovrà essere stampato e inoltrato al tuo datore di lavoro con consegna a mano o con raccomandata A/R. Ricorda anche di allegare tutta la documentazione a sostegno della tua richiesta. Ovviamente dette regole valgono anche per i casi di anticipo TFR per spese mediche e motivi personali, che ora vedremo.
Spese mediche e trattamento di fine rapporto anticipato: le regole principali
Vediamo ora il caso delle spese mediche e dell’anticipo TFR per sostenere l’esborso. Ebbene, per quanto riguarda detta ipotesi, il dipendente deve essere nella necessità di effettuare quanto prima spese sanitarie per lo svolgimento di terapie e interventi straordinari - riconosciuti dalle ASL di riferimento. Infatti, è richiesto che la struttura sanitaria incaricata acclari la necessità e il bisogno clinico all’intervento o alla terapia, attraverso il rilascio di appositi certificati medici.
Comprenderai facilmente che la legge ti consente detto anticipo TFR nel chiaro intento di preservare il tuo diritto alla salute come lavoratore-paziente.
Scendendo un po’ più nel dettaglio, nel quadro delle spese mediche su cui può intervenire l’anticipo in ’copertura’ abbiamo le seguenti: spese dentistiche e odontoiatriche; spese mediche; spese sanitarie, per sé o propri familiari, per terapie; spese per interventi straordinari riconosciuti dalle competenti ASL.
Non solo: l’anticipo TFR vale anche in riferimento alle spese accessorie come ad esempio quelle di viaggio, vitto e alloggio.
Tieni comunque presente che, in relazione alle spese mediche in oggetto, tu come lavoratore dovrai provare l’insorgere di una patologia o l’aggravamento della stessa con la certificazione della struttura sanitaria. Detta documentazione andrà allegata alla domanda di anticipo TFR.
Anticipo TFR per motivi personali: come funziona?
Oltre ai motivi espressamente previsti dalla legge, e dunque oltre al caso delle spese mediche di cui sopra, sappi che l’anticipo TFR può essere richiesto anche senza motivazione o giustificazione. Ebbene sì, potrai farne richiesta al tuo datore anche senza fornire adeguata documentazione e dettagliati chiarimenti circa i motivi che ti spingono a voler ottenere una parte della somma accantonata durante il rapporto di lavoro.
Insomma, se è vero che nei casi espressamente previsti, il lavoratore ha diritto ad un anticipo fino al 70% del TFR maturato, è dunque altrettanto vero che, anche senza spiegare il perché lo domandi, potrai comunque ottenerne una percentuale. Quest’ultima però non potrà essere maggiore del 30% della somma totale finora messa da parte. Come devi fare per conseguire ciò che chiedi? Ebbene, dovrai semplicemente dire che l’anticipo ti serve per motivi personali, senza dover aggiungere alcun dettaglio a riguardo.
Ovviamente anche in questo caso dovranno essere trascorsi almeno 8 anni di contratto lavorativo, così come previsto negli altri casi di anticipo.
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Alcuni esempi di motivi personali
Se hai in mente di comprare un’auto nuova o di fare un weekend in qualche località turistica soggiornando in un hotel di lusso, farai bene a non dettagliare il perché vuoi l’anticipo TFR - in quanto il datore di lavoro avrebbe di certo la possibilità di opporsi alla tua richiesta. Semplicemente dovrai limitarti a fare riferimento ai citati motivi personali: per questa via potrai così ottenere il citato 30%, che potrà aiutarti con le spese programmate.
Potresti però domandarti se puoi chiedere l’anticipo TFR per avere una somma in aiuto rispetto alle difficoltà economiche che hai in un certo momento (ad es. spese bollette, mutuo, affitto ecc.). Ebbene, sappi che chiedere l’anticipo Tfr per questi motivi non condurrà all’effettiva concessione della somma, ovvero non è un’opzione ritenuta valida e il tuo datore di lavoro avrà diritto di opporsi e negarti quanto richiesto. Ma attenzione: ricorda che potresti richiedere - ed ottenere - ciò che ti serve, facendo rientrare questa necessità nella formula dei cd. motivi personali, dato che non sarai tenuto a dettagliare alcunché in merito a questi motivi.
Ricordiamo infine che se il lavoratore usa in concreto l’anticipo TFR per scopi differenti da quelli previsti e a suo tempo indicati, può essere sanzionato a livello disciplinare e obbligato perciò a restituire la somma con il risarcimento del danno.
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