Antiriciclaggio e comunicazione titolare effettivo, importanti novità in arrivo con l’istituzione del registro previsto dalla bozza di decreto MEF. I nuovi adempimenti per gli amministratori sono stati analizzati durante l’ultima giornata del Forum Commercialisti 2020.
Antiriciclaggio, nuovi obblighi in arrivo con l’istituzione del registro e della comunicazione del titolare effettivo.
Lo schema di decreto MEF pubblicato in bozza per la consultazione il 23 dicembre 2019 istituisce nuovi obblighi informativi relativamente alla titolarità effettiva delle imprese dotate di personalità giuridica.
La comunicazione del titolare effettivo interesserà gli amministratori delle società e la prima scadenza, secondo la bozza di decreto MEF, è fissata al 15 marzo 2021.
Ad approfondire il tema durante l’ultima giornata del Forum Commercialisti ed Esperti Contabili 2020, al quale Money.it sta partecipando in diretta, è stato Fabrizio Vedana, Vicedirettore, Unione Fiduciaria.
L’antiriciclaggio e l’insieme degli obblighi mal digeriti dai commercialisti sono il punto focale della giornata, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il dirigente della UIF Luca Criscuolo ed Armando Urbano, Dottore Commercialista, Revisore legale ed esperto in materia.
Antiriciclaggio, nuova comunicazione titolare effettivo in arrivo
Stando ai tempi dettati dalla bozza di decreto del MEF messa in consultazione dal 23 dicembre 2019, la prima scadenza da rispettare è quella del 15 marzo 2021. Come specificato dal Dott. Verdana al Forum Commercialisti 2020, si tratta di un obbligo non ancora in vigore, ma contenuto in un decreto ancora in fase di definizione.
In base a quanto previsto dalla nuova normativa antiriciclaggio, per gli amministratori di imprese dotate di personalità giuridica entrerà quindi in vigore l’obbligo di comunicazione del titolare effettivo.
La comunicazione dovrà essere effettuata all’ufficio del registro delle imprese tramite la Comunicazione Unica d’Impresa. Quella del 15 marzo 2021 sarà la scadenza per adeguarsi al nuovo obbligo ma, a regime, l’invio sarà obbligatorio entro 30 giorni dalla data di costituzione della società.
Gli amministratori delle imprese dotate di personalità giuridica, il fiduciario di trust o di istituti affini tenuti all’iscrizione nella sezione speciale dovranno confermare annualmente i dati e le informazioni contenuti nella comunicazione del titolare effettivo.
I dettagli sui dati da indicare nella comunicazione sono contenuti nel decreto in bozza pubblicato dal MEF. Tra gli altri, sarà obbligatorio indicare i dati delle persone fisiche indicate come titolare effettivo, così come il codice fiscale per le persone giuridiche private, sede legale, denominazione dell’ente e sede amministrativa.
Un nuovo obbligo complesso da gestire e che ricade direttamente sugli amministratori delle società. Il potere di accertamento e contestazioni in caso di violazione ricadrà sulle Camere i Commercio, tenute tra l’altro ad effettuare i controlli formali sulle comunicazioni trasmesse.
Antiriciclaggio, commercialisti centrali per le verifiche sulle operazioni sospette
La comunicazione del titolare effettivo è solo l’ultimo degli obblighi antiriciclaggio che ricade indirettamente anche sugli intermediari.
La disciplina antiriciclaggio colpisce in maniera diretta i commercialisti, tenuti ad adempiere ad obblighi mai digeriti dalla categoria. Ad affermarlo è Armando Urbano, Dottore commercialista, Revisore legale che da anni si occupa della disciplina.
Serve avere una soglia di attenzione elevata, afferma Urbano, e i commercialisti per le specificità dell’attività svolta, hanno la possibilità di intercettare tante operazioni sospette, anche grazie alle possibilità di valutazione figlie delle proprie competenze.
All’approfondimento del 15 gennaio sull’antiriciclaggio durante il Forum commercialisti 2020 è intervenuto il dirigente UIF Luca Crisculo, che si è soffermato in maniera specifica sulle segnalazioni delle operazioni sospette, uno dei punti focali degli obblighi antiriciclaggio.
L’Unità Informazione Finanziaria crede molto nel supporto dei professionisti, afferma Luca Criscuolo alla platea dei partecipanti al 3° Forum dei Commercialisti ed Esperti Contabili 2020.
L’antiriciclaggio, normativa tutt’altro che gradita dagli addetti ai lavori, non esiste solo in Italia, anche se è vero che “noi siamo più rigidi in alcuni adempimenti formali.”
Ed è proprio la rigidità uno dei punti maggiormente contestati dai commercialisti, categoria alla quale lo Stato si affida per individuare le operazioni ritenute a rischio riciclaggio.
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