Lo stipendio medio di un commercialista in Italia: ecco quanto guadagnano questi professionisti con tutto quello che c’è da sapere su salario e contratto.
Quanto guadagna un commercialista in Italia? Una domanda di certo non banale visto che stiamo parlando di una figura professionale che in fondo basa tutto il suo lavoro sui redditi dei suoi clienti.
Un commercialista infatti è un professionista esperto in materie economiche, fiscali e contabili; il suo ruolo è assistere privati, aziende e professionisti nella gestione delle loro attività economiche, tributarie e amministrative.
Tra i principali compiti di un commercialista c’è quello di tenere i registri contabili per aziende e liberi professionisti, preparare e presentare le dichiarazioni dei redditi, IVA, IMU e così via dei suoi clienti, oltre ad aiutare a pianificare le strategie per pagare meno tasse, naturalmente in modo legale.
Per diventare un commercialista occorre conseguire una laurea in Economia, fare un tirocinio professionale di 18 mesi, superare l’esame di Stato e poi iscriversi all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (ODCEC).
Secondo i dati aggiornati dell’Ordine Nazionale, in Italia ci sono 117.000 commercialisti iscritti all’albo in Italia, il 70% dei quali sono uomini.
Detto questo vediamo allora quali sono gli stipendi medi dei commercialisti in Italia, a quanto ammontano i guadagni annui e quali sono le differenze di reddito tra Nord e Sud.
Quanto guadagna un commercialista: il reddito
I guadagni di un commercialista possono variare in base a se lavora autonomamente o come dipendente, ma come vedremo anche l’area geografica può incidere sugli introiti.
Per capire quanto guadagna un commercialista possiamo fare fede al già citato rapporto 2024 sull’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Nel report si legge che nel 2023 in Italia il reddito professionale netto medio dei commercialisti italiani è stato pari a 73.277 euro, in aumento del 7,6%, rispetto l’anno precedente.
Il reddito mediano - ricavato prendendo la parte centrale di un elenco con in cima le entrate più elevate, in coda le più basse come ha specificato l’Ansa - invece nel 2023 è stato pari a 41.974 euro, anche in questo con un aumento del 6,9%.
I guadagni così sarebbero cresciuti nell’ultimo anno in Italia, al pari degli iscritti all’Albo dei commercialisti segno di come questa sia una professione in grande espansione.
C’è da dire però che a influenzare i guadagni dei commercialisti ci sono fattori come il numero dei clienti, la specializzazione e naturalmente la reputazione professionale.
Lo stipendio di un commercialista in Italia
Un commercialista però può ricevere anche un regolare stipendio, nel caso sia un praticante oppure se lavora per un’azienda di solito di medio-grandi dimensioni.
Naturalmente lo stipendio può variare in base al grado di esperienza: vediamo allora nel dettaglio lo stipendio medio di un commercialista in Italia in base al suo grado.
- Junior (1-3 anni): €1.200 – €1.800
- Middle (4-10 anni): €2.000 – €3.000
- Senior (>10 anni): €3.000 – €5.000+
- Top professionisti: €6.000 – €10.000+ (o più)
Un commercialista alle prime armi di conseguenza parte da uno stipendio minimo di 1.200 euro mensili, ma il suo salario poi può crescere marcatamente fino a superare i 5.000 o i 10.000 euro al mese.
Il contratto di un commercialista
Quanto al contratto di un commercialista, questo tipo di professionista in uno studio privato di solito è inquadrato con il CCNL Studi Professionali, con qualifica di impiegato di livello 3°, 2° o 1° in base all’esperienza.
In azienda invece il contratto è quello del CCNL Commercio, CCNL Industria, o simili, con ruolo quadro o impiegato amministrativo a seconda del livello.
Infine può capitare che un commercialista lavori anche nel settore pubblico e, in quel caso, ci sarà un contratto pubblico (tipo comparto Enti Locali) con uno stipendio tendenzialmente più basso, ma con maggiori tutele.
Le differenze di guadagno tra Nord e Sud
Nei guadagni dei commercialisti in Italia ci sono differenze tra Nord e Sud, come si può vedere da questo grafico riguardante gli stipendi percepiti.

Tra le Regioni è il Trentino Alto Adige a fare meglio di tutti: qui, infatti, un commercialista ha dichiarato in media un reddito IRPEF pari a 104.721 mila euro.
Il livello più basso in tutta Italia, invece, è stato registrato in Calabria dove il reddito medio nel 2016 è stato pari a 23.919 euro nonostante una crescita del +3,6% rispetto al 2015.
Anche gli ultimi dati raccontano uno scenario simile, con i commercialisti calabresi inchiodati a un reddito da 24.000 euro l’anno mentre quelli lombardi incassano mediamente 95.000 euro.
In generale al Nord (Milano, Bologna, Torino) ci sono più opportunità e clienti con fatturati maggiori, al Centro si può lavorare anche se c’è molta concorrenza e, infine, al Sud le aziende sono meno strutturate e i guadagni inferiori, ma il costo della vita però è più basso.
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