Apple Card, quando arriva in Italia? Come funziona e costi

Pasquale Conte

12 Aprile 2025 - 07:00

Apple Card è la prima carta di credito targata Apple su circuito internazionale Mastercard. Ecco come funziona, quanto costa e quando arriva in Italia.

Apple Card, quando arriva in Italia? Come funziona e costi

Presentata nel corso del Keynote tenutosi il 25 marzo 2019 allo Steve Jobs Theatre, la Apple Card è la prima carta di credito ufficiale di Apple. Già il 20 agosto dello stesso anno, è stata resa disponibile per tutti gli utenti residenti negli Stati Uniti, previa richiesta scritta. Ancora tutto tace invece per l’Italia.

Sono diversi i vantaggi di cui si può usufruire avendone una, in particolare collegandola a tutti i dispositivi Apple e al proprio account con ID. Un grande focus l’azienda lo ha poi riversato sulla sicurezza, applicando sistemi di ultima generazione per la protezione dei dati.

Se non ne hai mai sentito parlare prima o vuoi approfondire meglio le sue funzionalità e i costi, leggi questa guida perché elencheremo tutte le informazioni che è bene sapere su un metodo di pagamento che nei prossimi anni potrebbe diventare lo standard.

Cos’è Apple Card

Come anticipato, Apple Card è una carta di credito che opera su circuito Mastercard e che si collega in automatico al Wallet di Apple per pagamenti contactless tramite Apple Pay. Esiste anche la carta fisica, che presenta un chip elettronico e non ha la striscia magnetica.

Realizzata in titanio, con alcune incisioni laser, non ha numeri, scadenze o codici CVV. Il meccanismo di sicurezza utilizzato è l’ormai canonico Face ID o Touch ID, a seconda del proprio modello di smartphone.

Ogni singolo iPhone può essere collegato a una sola Apple Card e non è possibile configurare più Apple Card con un unico conto corrente. Questo le rende estremamente esclusive e a utilizzo privato, per una maggior privacy e sicurezza.

È in realtà possibile usufruirne anche senza Apple Pay, magari quando ci si ritrova su una piattaforma di e-commerce che non ha il suddetto metodo di pagamento tra quelli disponibili. In casi come questo, è possibile far generare un numero di carta di credito virtuale tramite l’app, con le spese che verranno poi conteggiate nello storico.

Dove si può pagare con Apple Card

Sono diversi gli esercenti fisici e i negozi online che permettono l’utilizzo di Apple Card. Per quanto riguarda la carta fisica, non è supportata dai vecchi POS che prevedono l’obsoleta strisciata tramite barra magnetica. Rimane valida per tutti i contactless, basterà avvicinare il telefono o la carta fisica per pagare.

Come detto, anche sui siti web online che non supportano Apple Pay è comunque possibile utilizzare il credito presente sulla carta. Basta andare sull’app e copiare il numero virtuale che viene generato su richiesta, con un tap sullo schermo.

Come funziona Apple Card

Il funzionamento di Apple Card è molto simile a quello di una qualsiasi altra carta di credito. Si caricano dei soldi o la si collega a un conto corrente, si effettuano acquisti e si monitorano le spese tramite un report aggiornato in tempo reale.

Non ci sono commissioni e il tasso di interesse per gli acquisti rateizzati è uno dei più convenienti sul mercato. Non ci sono nemmeno penali nel caso in cui il titolare del conto dimentichi di pagare una rata. Infine, non sono previsti costi aggiuntivi quando si effettuano gli acquisti in valuta straniera, mantenendo come standard il tasso di cambio previsto da Mastercard.

Uno degli aspetti più interessanti di questo metodo di pagamento è Daily Cash che, un po’ come il cashback, permette di ricevere un rimborso di una piccola percentuale di quanto speso. Si tratta nello specifico dell’1% per i pagamenti con carta fisica e del 2% per quelli tramite Apple Pay. Per le spese sull’App Store, infine, il rimborso è del 3%. E non c’è alcun limite, nemmeno giornaliero.

A cosa serve l’intelligenza artificiale

Anche in questo ambito, l’intelligenza artificiale di Apple svolge un ruolo molto importante. Aprendo l’app e monitorando gli acquisti effettuati, infatti, verrà mostrato un elenco suddiviso in base alla tipologia di prodotto o servizio.

Per esempio il cibo è etichettato con l’arancione, lo shopping col giallo, il rosa per il tempo libero e via dicendo. Ma non solo, perché il raggruppamento è attivo anche per la data e per i luoghi fisici. Se non ricordi dove hai effettuato un acquisto, c’è Apple Maps integrato con la geolocalizzazione in tempo reale.

Come richiedere Apple Pay

Per poter richiedere subito una Apple Card, basta andare sul sito web dedicato di Apple. Una volta che la domanda sarà accettata e tutti i dati confermati, in qualche giorno la carta fisica verrà consegnata all’indirizzo indicato.

C’è una veloce procedura di attivazione che si può eseguire dall’iPhone, semplicemente sfiorando lo smartphone con la carta di credito. Nulla di più, Apple Card sarà così sempre attiva e pronta all’utilizzo per lo shopping e le spese.

Apple precisa che c’è un servizio tecnico dedicato disponibile 24 ore su 24, al quale si può porre una domanda o un quesito tramite l’applicazione di messaggistica iMessage.

Quando arriva in Italia?

Abbiamo anticipato che Apple Card al momento non è ancora disponibile in Italia. Può suonare come un paradosso, considerando che negli Stati Uniti il metodo di pagamento è disponibile da 6 anni. Ma quali sono i veri motivi che stanno portando a un ritardo così notevole? Ci sono novità in merito?

Se Apple Card non c’è ancora nel nostro Paese, la causa è la mancanza di partner europei. Per far sì che il sistema funzioni, infatti, è necessario che almeno un ente bancario decida di sostenere il servizio di credito. Come ha fatto Mastercard negli Stati Uniti.

L’obiettivo dichiarato di Apple è di allargare quanto prima anche all’estero il servizio, tanto che vengono spesso rilanciate notizie riguardanti un possibile lancio imminente in Italia. Nella beta di iOS 14 c’erano dei riferimenti piuttosto espliciti all’espansione del servizio, mentre nel 2022 l’acquisizione da parte di Apple della startup di open banking Credit Kudos – che ha sede in Inghilterra – aveva lasciato presagire a un allargamento.

Sono però tutte voci di ormai 4 anni fa, da allora non si è più parlato di nulla e anche dalle parti di Cupertino tutto tace. Staremo a vedere se in futuro ci saranno proposte di partnership da parte di realtà bancarie europee o italiane.

Iscriviti a Money.it